<< Introduzione
Dopo mesi di attenta pianificazione e innumerevoli ore passate a cercare orari dei treni, prezzi degli ostelli, monumenti da vedere e musei da visitare, ero pronto. Ho scritto una lunga nota sul mio telefono con ogni cosa che volevo fare e vedere ed ogni treno che dovevo prendere giorno per giorno per tutto il viaggio. Mi piace pianificare in anticipo. I miei bagagli erano una valigia piena di vestiti, una borsa con il mio PC e altre cose importanti, e uno zaino con tutto ciò che non ci stava da altre parti, che sarà poi dove metterò tutti i souvenir e il cibo che ho comprato lungo la strada. Era già pesante e appena abbastanza per contenere tutto ciò che mi serviva per un viaggio così lungo, ma ce l’ho fatta.
Il viaggio è cominciato il 6 settembre 2022, giusto due giorni dopo il mio compleanno. Ho preso un treno la mattina presto da Rovigo a Padova, e da lì uno per Verona, dove sono salito sul mio primo treno internazionale. Presto, ho raggiunto la mia prima destinazione in questo lungo viaggio: Innsbruck, Austria. Il primo giorno ho già preso tre treni, è un buon inizio. Dopo una breve corsa in tram verso l’ostello e un’altra per tornare in centro, era finalmente il momento di iniziare ad esplorare.
Ho cominciato dal settecentesco Arco di Trionfo, ho passato il grande Monumento della Liberazione e poi ho raggiunto Maria-Theresien-Straße, una importante strada centrale che ospita molti edifici decorati e la Colonna di Sant’Anna, uno dei più famosi punti di riferimento di Innsbruck. Poi, ho visitato il Museo dell’Arte Popolare Tirolese e l’adiacente Hofkirche (Chiesa di Corte), una chiesa del sedicesimo secolo che contiene l’elaborato cenotafio dell’imperatore Massimiliano I. Sono passato per la cattedrale, che purtroppo era chiusa, e l’Innbrücke, un ponte sul fiume Inn con vista sulle case colorate lungo la riva e le montagne che circondano la città, prima di dirigermi verso il cuore del centro storico, dove si trova il simbolo di Innsbruck, il Goldenes Dachl. Questo è un balcone gotico decorato con migliaia di tegole di rame che si affaccia sulla piazza principale della città vecchia.
Infine, ho visitato il museo di arte e storia locale conosciuto come Ferdinandeum, o Museo Provinciale del Tirolo. Ho camminato ancora un po' per il centro della città prima di dirigermi verso un ristorante per cenare. Lì, ho mangiato Gröstl, un delizioso piatto locale con carne e patate sormontato da un uovo all’occhio di bue. Mentre ero al ristorante ha cominciato a piovere molto e avevo lasciato l’ombrello all’ostello, perciò ho corso fino alla fermata del tram e ho raggiunto l’ostello senza essere troppo inzuppato d’acqua. Data la sua posizione tra le Alpi del Tirolo, mi aspettavo molto da Innsbruck, ma mi è sembrata più una città moderna che il tradizionale paese di montagna che forse stavo cercando. Comunque, mi è piaciuta ed è stato un buon posto per cominciare il viaggio.
Ho lasciato Innsbruck presto la mattina successiva su un treno diretto verso ovest, viaggiando attraverso il Tirolo con bellissime viste sulle montagne, prima di arrivare a Feldkirch dopo due ore. Da lì sono salito su un autobus, non incluso nel mio pass Interrail, verso Vaduz, capitale del piccolo stato del Liechtenstein. Per anni, ogni volta che provavo a pianificare un viaggio con l’Interrail, cominciavo con Innsbruck e il Liechtenstein, prendendo poi percorsi diversi da lì, quindi mi sembrava già un sogno diventato realtà essere in grado di seguire questo itinerario che ho immaginato per così a lungo. Inoltre, il Liechtenstein mi ha sempre affascinato, con le sue piccole dimensioni e la sua posizione nascosta tra le montagne tra Svizzera e Austria. Forse si è rivelato addirittura troppo piccolo, dato che non c’era molto da vedere, ma è comunque stata una visita piacevole in un ambiente circondato da paesaggi stupendi.
Sono sceso dall’autobus vicino ai vigneti di proprietà del principe del Liechtenstein e poi ho camminato verso il centro della città. Già da lì si poteva vedere il Castello di Vaduz, ma non sono salito fino all’ingresso dato che non è aperto ai turisti, essendo la residenza privata della famiglia reale. Ho lasciato i miei bagagli negli armadietti vicino al municipio e poi ho visitato il piccolo museo d’arte, il Museo Postale, che ospita una grande collezione di francobolli, e il Museo Nazionale, con mostre su storia, cultura e ambiente locale. Dopo, volevo prendere un gelato ma era troppo costoso, perciò ho preso invece dei Fürstenhütchen, cioccolatini locali a forma di corona.
La mia visita di Vaduz è continuata con il piccolo e peculiare parlamento e la Cattedrale di San Fiorino. Poi ho dovuto camminare un po' per raggiungere l’Alte Rheinbrücke, un antico ponte di legno coperto che attraversa il Reno e il confine con la Svizzera. Ho oltrepassato il confine andando dall’altro lato e poi sono tornato verso Vaduz seguendo la strada lungo il fiume sul lato del Liechtenstein. Ho fatto un’ultima passeggiata nella piccola città e poi sono andato alla fermata dell’autobus. Dopo aver aspettato un po', ho realizzato che mancava qualcosa. Mancava tutto. Stavo per lasciare il paese senza tutti i miei bagagli, il secondo giorno di viaggio. Ottimo. Per fortuna Vaduz è così piccola che sono riuscito ad andare al municipio, recuperare i bagagli, e tornare alla fermata dell’autobus forse in meno di dieci minuti, prima che arrivasse il bus.
Quell’autobus mi ha portato fino a Sargans in Svizzera, dove sono salito su un treno per Murg. "Murg non l’ho mai sentita" è quello che stai probabilmente pensando. È un villaggio molto piccolo sulla riva del Lago di Walenstadt, tra le montagne svizzere, e il motivo per cui ci sono andato è perché un amico che ho conosciuto in Grecia mi ha offerto un posto in cui stare. La Svizzera è molto costosa quindi la sua gentilezza è stata decisamente apprezzata, e ho anche avuto la rara opportunità di esplorare l’area con una persona del posto che conosce la zona molto bene. In realtà non vive proprio a Murg, ma un po' più lontano, siamo arrivati dopo quaranta minuti di cammino. È stato un po' stancante, specialmente vicino a casa sua, dove la strada diventa molto ripida, ma mi aveva avvertito in anticipo quindi ero preparato. La casa del mio amico si trova su una posizione elevata e la vista sul lago era straordinaria. Abbiamo passato la serata a parlare per ore e, a un certo punto, ho notato che aveva un vecchio Nintendo 64 con vari giochi. Dopo aver pasticciato con i cavi forse per mezz’ora, siamo riusciti a farlo funzionare, perciò abbiamo giocato a Mario Kart 64 per quasi due ore fino a oltre le tre di notte.
La mattina successiva siamo scesi al porto di Murg e abbiamo fatto il viaggio in barca verso l’altro lato del lago, dove si trova il villaggio di Quinten. Questo piccolo borgo può essere raggiunto solo via nave o a piedi, ed è un bellissimo scorcio della vita tradizionale di montagna che volevo vedere. Ci siamo fermati lì a un ristorante per pranzo, dove ho mangiato un Käsespätzle servito in una padella. Questo è un piatto tradizionale fatto di gnocchi e formaggio con cipolle fritte da aggiungere sopra. In modo simile al Gröstl che ho mangiato a Innsbruck, era una porzione abbondante, ma comunque davvero buona. Inoltre, il mio amico ha pagato tutto il pasto, il che ha reso il cibo ancora più delizioso.
Dopo pranzo, abbiamo preso il sentiero che connette Quinten con Walenstadt, la città principale della zona. È stata una difficile camminata su e giù per le montagne lungo la riva del lago e ci abbiamo messo più di tre ore, ma ne è valsa la pena per la vista incredibile sul Lago di Walenstadt, e sono anche riuscito ad accarezzare alcune mucche che pascolavano vicino al sentiero. A Walenstadt, abbiamo incontrato per caso la sorella del mio amico che ci ha invitato a casa sua per cena, così ho incontrato anche il suo fidanzato italiano. Come suo fratello, anche lei è stata molto gentile e la pasta che ha preparato è stata veramente tra i cibi migliori che ho mangiato in tutto il viaggio. Abbiamo passato il resto della serata a casa di un altro amico prima di tornare a Murg in treno.
Avevamo pianificato un’altra escursione in montagna per il giorno successivo, ma pioveva molto quindi siamo stati a casa a giocare ai videogiochi per la maggior parte del tempo. Tra Mario Kart 64, Pokémon Stadium e FIFA, abbiamo passato una giornata davvero divertente e rilassante. Ci voleva dopo la faticosa camminata del giorno prima. Ho anche provato dell’altro buon cibo come un salame di maiale locale e pasta con ragù di cervo di questa regione. Sono stato un’altra notte a casa del mio amico prima di ripartire e, continuando con la sua infinita gentilezza, mi ha anche regalato un coltellino svizzero che si è rivelato molto utile nel viaggio, soprattutto come apribottiglie. Davvero una persona fantastica, tornerò a trovarlo di sicuro.