<< Introduzione
Lasciare Francoforte è stato difficile. Dopo tutto quello che era successo nei due giorni precedenti, ero davvero triste di dover già lasciare questa città. Un pezzo del mio cuore rimarrà a Francoforte per sempre. Però, era il momento di andare avanti con la prossima destinazione, Amburgo. Fino a quel momento, ancora non mi sembrava di essere veramente partito con l’Interrail, ma piuttosto di essere in viaggio per andare a trovare amici in posti diversi. In origine avevo in programma di vedere un’amica anche ad Amburgo, un’altra delle persone che ho conosciuto in Grecia, ma si era appena trasferita fuori città. Fortunatamente, lei sarà comunque parte di questa storia più avanti.
Sono arrivato ad Amburgo attorno all’una di pomeriggio e ho fatto un pranzo veloce a un ristorante thailandese nella stazione centrale, prima di prendere un altro treno per il quartiere di Sternschanze. L’ostello in cui sono stato era circa a metà strada tra la stazione di Sternschanze e il centro di St. Pauli, la prima area che volevo visitare in città. Dirigendomi verso il cuore di St. Pauli, sono passato per Beatles-Platz, una piazza con statue dei Beatles, prima di raggiungere la strada principale del quartiere, conosciuta come Reeperbahn. Questa via, e in realtà tutta l’area di St. Pauli, è famosa per essere un’attiva zona dedicata al divertimento, e un importante centro per intrattenimento, musica e cultura alternativa, che include anche un distretto a luci rosse. Ha davvero un’atmosfera unica e molto diversa dalle altre parti di Amburgo, ed è sicuramente un posto che merita una visita.
Ho continuato il mio tour con altri punti famosi di St. Pauli, come il lungofiume dove si svolge il mercato del pesce, e il vecchio tunnel sotto l’Elba, un passaggio pedonale sotto il fiume costruito nei primi del Novecento. Dall’altra parte del tunnel, mi sono fermato in un punto con un’ottima vista panoramica di Amburgo, prima di tornare sul lato a nord del fiume, dove ho fatto un giro per la zona lungo la riva che ospita una vasta gamma di ristoranti. Poi sono salito sull’alto campanile della Chiesa di San Michele per avere una fantastica vista di Amburgo dall’alto, proprio quando si avvicinava il tramonto. Per cena, sono tornato verso la riva e mi sono fermato a un ristorante vicino al fiume dove ho mangiato un delizioso Pannfisch, un piatto tradizionale con diversi tipi di pesce fritto e salsa di senape. Per tornare all’ostello ho attraversato di nuovo il centro di St. Pauli, e di sera era molto più vivace e animato, con luci sgargianti e musica ad alto volume.
Ho cominciato il giorno successivo camminando di nuovo sul lungofiume di St. Pauli e poi mi sono diretto verso un grande parco che circonda la parte est del centro storico, arrivando a vagare per il bellissimo Planten un Blomen, un popolare giardino e area verde. Andando verso la città vecchia, sono passato vicino all’Opera di Amburgo e ho attraversato l’Alsterarkaden, una galleria commerciale lungo il fiume. Sono poi arrivato nella piazza centrale di Amburgo con il suo magnifico Rathaus, il municipio, e sono rimasto davvero impressionato dalle elaborate decorazioni e dalle dimensioni di questo edificio. Più tardi, ho raggiunto la Chiesa di San Nicola, o quello che ne rimane. Questa cattedrale di origine medievale fu già distrutta da un incendio nel 1842 prima di essere ricostruita con un enorme campanile che fu brevemente l’edificio più alto al mondo. Tuttavia, fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e ora funge da memoriale.
Andando verso sud dalla città vecchia, ho raggiunto HafenCity, in precedenza un’area portuale ora riqualificata come zona residenziale e commerciale. Questo quartiere ospita alcune attrazioni come l’impressionante Elbphilharmonie, una grande sala da concerto che si trova sopra a un vecchio deposito, e la Speicherstadt, letteralmente la “Città dei Magazzini”, un peculiare distretto del vecchio porto. Quest’area, come alcune parti del centro storico, è attraversata da numerosi fiumi e canali con molti ponti che creano un ambiente davvero gradevole.
Tornato nel centro città, sono passato per le storiche chiese di Santa Caterina, San Pietro e San Giacomo, prima di fermarmi a mangiare un altro Currywurst, simile a quello che avevo preso a Francoforte. Tra i molti bei posti che ho visto ad Amburgo, il mio preferito è stato quello che ho visitato subito dopo: la Kunsthalle, il museo d’arte. Ho passato ore in questo museo e ho potuto vedere con i miei occhi alcuni capolavori incredibili che sono tra le mie opere d’arte preferite, come il famoso Viandante sul mare di nebbia e Il mare di ghiaccio, entrambi di Caspar David Friedrich. Lo stesso museo, specialmente l’interno, è così bello da potersi considerare un’opera d’arte a sé stante.
Passato il museo, sono andato fino al Duomo di Santa Maria e poi ho camminato sulla via lungo il fiume Alster, passando il ponte che separa i due laghi artificiali Außenalster e Binnenalster. Ho finito il tour gustandomi un Eisschokolade, una bevanda tedesca con cioccolata e gelato, sul viale lungo l’Alster con un’ottima vista sul centro di Amburgo. Tornando verso l’ostello, sono anche passato davanti allo stadio della squadra di calcio FC St. Pauli, che ha un seguito di culto non dissimile dal quartiere dalla quale prende il nome. Complessivamente, questo è stato il giorno in cui ho camminato di più nell’intero viaggio, con un totale di 26,4 chilometri. Quella sera ho cucinato il saporito japchae che la mia amica coreana mi aveva regalato un paio di giorni prima, e da quel giorno ho quasi sempre pranzato fuori e preparato qualcosa per conto mio all’ostello per cena.
Amburgo è stata davvero fantastica, uno dei posti che mi sono piaciuti di più tra i tanti che ho visto viaggiando. Adoro sempre le città con molti fiumi, canali e ponti, e Amburgo ne ha a volontà, che si aggiungono ai già splendidi edifici, incantevoli opere d’arte e affascinante cultura. Ho poi scoperto anche che Amburgo è la città con più ponti al mondo, oltre 2300, più di Venezia, Amsterdam e Londra messe insieme. Mi sono divertito moltissimo e mi sarebbe piaciuto rimanere di più. La mattina successiva era già il momento di ripartire, ma non prima di aver provato il tipico Franzbrötchen, un dolce locale, come ultima colazione ad Amburgo.
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