Se conosci la storia europea, potresti avere familiarità con la frase “defenestrazione di Praga”, come l’evento che scatenò la guerra dei trent’anni nel 1618. Tuttavia, nel corso dei secoli si sono verificati curiosamente numerosi incidenti simili nella stessa città.
Innanzitutto definiamo cos’è una “defenestrazione”. Il termine significa “gettare dalla finestra” e deriva dal neolatino de- (fuori o da) e fenestra (finestra). Anche se la parola trae origine dall'evento del 1618, l'atto di defenestrare qualcuno ha origini antiche, essendo citato addirittura nella Bibbia. Defenestrazioni degne di nota avvennero soprattutto in Europa a partire dal Tardo Medioevo, e i casi più famosi sono gli incidenti di Praga.
La prima defenestrazione di Praga (1419)
La prima defenestrazione di Praga avvenne nel contesto delle proteste seguite alla morte del riformatore cristiano Jan Hus, un teologo ceco che aveva criticato aspramente la Chiesa cattolica. Nel 1415 il Concilio di Costanza condannò Jan Hus per eresia e lo giustiziò, provocando un'enorme rabbia in Boemia.
Il 30 luglio 1419 il prete hussita Jan Želivský guidò un corteo di suoi fedeli per le strade di Praga, per protestare contro il consiglio cittadino che rifiutava uno scambio di prigionieri hussiti. Durante la manifestazione, una pietra fu lanciata dal municipio e presumibilmente colpì Želivský. Gli hussiti infuriati presero allora d'assalto l'edificio e defenestrarono diversi membri del consiglio cittadino, tra cui il giudice e il borgomastro, uccidendoli.
Quando il re Venceslao IV di Boemia apprese la notizia, fu apparentemente così scioccato che morì poco dopo. Una serie di disordini seguirono la morte del re, portando all'inizio della crociata hussita, che durò fino al 1434 e finì con i cattolici e gli hussiti moderati che sconfissero i membri più radicali del movimento. La defenestrazione del 1419 è considerata il casus belli e l'inizio della crociata hussita.
Raffigurazione della prima defenestrazione di Praga del pittore ceco Adolf Liebscher.
La seconda defenestrazione di Praga (1483)
Le tensioni tra cattolici e hussiti radicali non finirono dopo la crociata hussita. L'hussita moderato Giorgio di Poděbrady fu re di Boemia dal 1458 al 1471 e gli successe il cattolico Ladislao II. Il nuovo re sostituì i membri hussiti dei consigli cittadini con cattolici. Il 24 settembre 1483 la gente di Praga insorse attaccando i municipi della Città Vecchia e della Città Nuova, defenestrando e uccidendo il borgomastro e diversi consiglieri.
La rivolta portò Ladislao II a porre fine alla sua politica filo-cattolica, e alla pace religiosa di Kutná Hora, che fu firmata nel marzo 1485 e dichiarò che le fedi utraquista hussita e cattolica erano sullo stesso piano e sia i nobili che i cittadini comuni erano liberi di aderire ad ognuna.
Rappresentazione della seconda defenestrazione di Praga dal libro Česko-moravská kronika.
La terza defenestrazione di Praga (1618)
La più nota defenestrazione di Praga è senza dubbio quella del 1618, che scatenò la guerra dei trent'anni. Questo evento è ancora una volta radicato nelle controversie religiose tra diversi rami del Cristianesimo. La pace di Augusta del 1555 dichiarò che i governanti degli stati del Sacro Romano Impero potevano decidere la fede dei loro sudditi. Tuttavia, in Boemia, i governanti cattolici Asburgo non imposero la loro fede alla popolazione, che era in maggioranza protestante. Nel 1609, l'imperatore del Sacro Romano Impero Rodolfo II firmò la Lettera di maestà, che garantiva tolleranza sia ai cattolici che ai protestanti che vivevano nei possedimenti della Boemia.
Il successore di Rodolfo II fu Mattia, che era senza eredi e fece eleggere re di Boemia e Ungheria suo cugino, il cattolico Ferdinando di Stiria (in seguito imperatore Ferdinando II). I leader protestanti della Boemia temevano di perdere i diritti concessi da Rodolfo II e preferivano come possibile successore il protestante Federico V del Palatinato. Ferdinando promise di rispettare la Lettera di maestà, ma cattolici e protestanti avevano interpretazioni diverse del documento, e questo portò a una serie di controversie sulla costruzione delle chiese.
Il 23 maggio 1618 un gruppo di nobili protestanti incontrò i rappresentanti cattolici inviati da Ferdinando. L'incontro si concluse con due cattolici radicali e il loro segretario che furono gettati da una finestra del Castello di Praga. Nonostante una caduta di circa 20 metri, tutti e tre sopravvissero e i cattolici affermarono che furono salvati grazie a un intervento divino.
Dopo l'incidente, sia i protestanti che i cattolici iniziarono a formare eserciti, portando alla rivolta boema. Ferdinando fu rimosso dalla carica di re di Boemia e fu sostituito con Federico V del Palatinato. Le forze imperiali alla fine sconfissero la rivolta, ma il conflitto si diffuse in tutta Europa e portò alla guerra dei trent'anni, una delle guerre più lunghe e sanguinose della storia del continente. Il conflitto si concluse con la pace di Vestfalia del 1648 che, tra i vari accordi, confermò in gran parte la pace di Augusta del 1555, con l'aggiunta della clausola che se un sovrano avesse cambiato religione, i sudditi non erano costretti a seguirne l'esempio.
Rappresentazione della terza defenestrazione di Praga dell'incisore svizzero Matthäus Merian il vecchio.
La quarta defenestrazione di Praga (1948)
La quarta defenestrazione di Praga è una storia molto diversa. Il 10 marzo 1948 il Ministro degli esteri della Cecoslovacchia Jan Masaryk fu trovato morto sotto la finestra del bagno del Ministero degli Affari Esteri a Praga. Ufficialmente riportato come suicidio, era opinione diffusa che Masaryk fosse stato defenestrato per volere del governo comunista o dai servizi segreti sovietici. Un rapporto della polizia del 2004 concluse che la morte di Masaryk era probabilmente un omicidio. Ulteriori indagini hanno sollevato dubbi su questi risultati, ma la questione è stata definitivamente archiviata nel 2021, citando la mancanza di prove per prendere una decisione definitiva. Nonostante l’incertezza, l’evento è stato talvolta descritto come la “quarta defenestrazione di Praga”, in riferimento agli incidenti precedenti.