Mentre alcuni elementi sono conosciuti fin dall'antichità, la maggior parte è stata scoperta a partire dal diciassettesimo secolo, e il primo elenco di elementi fu compilato dal chimico francese Antoine Lavoisier nel 1789. Lo sviluppo della teoria atomica e di nuove tecniche che utilizzavano l'elettricità e la spettroscopia, portarono alla scoperta di numerosi nuovi elementi nel diciannovesimo secolo. Il chimico russo Dmitrij Mendeleev creò la prima tavola periodica degli elementi nel 1869 e predisse l'esistenza di numerosi nuovi elementi che furono poi scoperti nei decenni successivi. Alla fine del diciannovesimo secolo furono isolati i gas nobili, e nuove scoperte come la radioattività e i raggi X portarono all’aggiunta di diversi elementi alla tavola periodica. Gli ultimi elementi presenti in natura furono trovati all'inizio del ventesimo secolo. Da allora numerosi elementi non presenti in natura sono stati sintetizzati grazie ai reattori nucleari e agli acceleratori di particelle.
I nomi degli elementi riflettono l'epoca della loro scoperta. Quelli conosciuti da migliaia di anni hanno radici antiche, mentre le scoperte moderne spesso hanno nomi presi dal latino o dal greco antico. Alcuni elementi prendono il nome da oggetti celesti, figure mitologiche o i luoghi in cui sono stati ritrovati. In particolare, la città svedese di Ytterby ha dato il nome a quattro elementi: ittrio, terbio, erbio e itterbio. Molti degli elementi sintetizzati più recentemente prendono il nome da persone, ad esempio il loro scopritore o un altro eminente scienziato.
Nota: descrivendo l'etimologia di alcuni nomi di elementi, alcuni provengono da termini ricostruiti, parole che non sono registrate direttamente nelle loro lingue, ma si ipotizza che esistessero dall'analisi etimologica. Questi termini ricostruiti sono indicati con un asterisco (*).
La tavola periodica degli elementi (Sandbh, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0).
1 – Idrogeno (H)
L'alchimista svizzero Paracelso fu il primo a osservare l'idrogeno intorno al 1520, mentre il chimico anglo-irlandese Robert Boyle produsse il gas durante i suoi esperimenti nel 1671. Tuttavia, l'elemento fu riconosciuto come un elemento separato solo dallo scienziato inglese Henry Cavendish nel 1766. Il suo nome, originariamente coniato come hydrogène in francese, significa "produttore di acqua", e deriva dal greco húdōr (ὕδωρ) (“acqua”) e -genḗs (-γενής) (“produttore”).
2 – Elio (He)
L'elio fu trovato nel 1868 dall'analisi dello spettro solare, quando l'astronomo francese Pierre Janssen osservò una linea gialla che inizialmente pensò fosse quella del sodio. Più tardi quello stesso anno, l'astronomo inglese Norman Lockyer osservò la stessa linea e concluse che era causata da un elemento sconosciuto, a cui diede il nome helium, della parola greca antica per il Sole, hḗlios (ἥλῐος). L'elio fu rilevato sulla Terra per la prima volta dal fisico italiano Luigi Palmieri sul Vesuvio nel 1881.
3 – Litio (Li)
Il litio fu scoperto nel 1817 dal chimico svedese Johan August Arfwedson dall'analisi di un minerale trovato in Svezia nel 1800. Il nome deriva dal greco antico líthos (λῐ́θος), che significa “pietra”.
4 – Berillio (Be)
Il berillio fu scoperto nel 1798 dal chimico francese Louis Nicolas Vauquelin analizzando un minerale conosciuto fin dall'antichità chiamato berillo. L'elemento fu isolato indipendentemente da Friedrich Wöhler e Antoine Bussy nel 1828. Il berillio prende il nome dal berillo, mentre questa parola deriva dal greco antico bḗrullos (βήρυλλος), che a sua volta potrebbe discendere da Belur, una città in India.
5 – Boro (B)
Il borace, un composto del boro, fu scoperto in Cina intorno all'anno 300, ma l'elemento fu ipotizzato solo nel diciottesimo secolo. Il boro fu isolato dal chimico inglese Humphry Davy e dai chimici francesi Joseph Louis Gay-Lussac e Louis Jacques Thénard nel 1808. Davy diede il nome all'elemento da borace, inizialmente chiamandolo boracio, poi cambiato in boro. La parola borace deriva dalla parola araba per il minerale, bawraq (بَوْرَق).
6 – Carbonio (C)
Il carbonio sotto forma di carbone veniva utilizzato dagli esseri umani preistorici, mentre i diamanti e la grafite sono conosciuti fin dall'antichità. Tuttavia, carbone e diamanti furono riconosciuti come forme dello stesso elemento solo nel 1772 da Lavoisier. Nel 1779, il farmacista svedese Carl Wilhelm Scheele dimostrò che anche la grafite era una forma dello stesso elemento. Lavoisier elencò il carbonio come un elemento nel suo libro del 1789, prendendo il nome dalla parola latina per carbone, carbō, che deriva dalla radice protoindoeuropea *kerh₃- , che significa "bruciare".
7 – Azoto (N)
L'azoto fu scoperto dal medico scozzese Daniel Rutherford nel 1772. L'elemento fu studiato subito dopo da altri chimici, e Lavoisier lo chiamò azoto, che significa "senza vita", dal greco a- ("senza" ) e zōḗ (“vita”). Lavoisier descrisse l'elemento come la parte dell'aria che non può sostenere la vita, ma poiché anche altri gas possono essere tossici, il nome non fu universalmente accettato. Il simbolo N viene dal suo nome francese nitrogène, coniato dal chimico francese Jean-Antoine Chaptal, da nitre, che significa salnitro (nitrato di potassio), e dal greco -genḗs (-γενής), che significa “produttore”.
8 – Ossigeno (O)
L'alchimista polacco Michael Sendivogius fu il primo a identificare l'ossigeno tra il 1598 e il 1604, ma l'elemento fu isolato per la prima volta da Scheele nel 1771, che pubblicò le sue scoperte solo nel 1777. Nel frattempo, il chimico britannico Joseph Priestley liberò l'ossigeno nel 1774, e anche Lavoisier affermò di aver scoperto l'elemento in modo indipendente. Il suo nome, originariamente coniato come oxygène in francese, significa “produttore di acidi” e deriva dal greco oxús (ὀξῠ́ς) (“acido” o “acuto”) e -genḗs (-γενής) (“produttore”).
9 – Fluoro (F)
I composti contenenti fluoro furono descritti per la prima volta nel sedicesimo secolo, mentre l'elemento fu isolato dal chimico francese Henri Moissan nel 1886, dopo che la sua esistenza era stata ipotizzata decenni prima. Moissan vinse il Premio Nobel per la Chimica nel 1906 per il suo lavoro sull'isolamento del fluoro. Il nome fu coniato da Davy nel 1813 dalla parola latina fluor, che significa “flusso”.
10 – Neon (Ne)
I chimici britannici William Ramsey e Morris Travers scoprirono il neon mentre lavoravano con l'aria liquida nel 1898, subito dopo la scoperta del kripton. Per questa scoperta e altri lavori sui gas nobili, Ramsey ricevette il Premio Nobel per la Chimica nel 1904. Il nome deriva dal greco antico néon (νέον), neutro di néos (νέος), che significa “nuovo”.
11 – Sodio (Na)
I composti che includono sodio, come il sale da cucina, sono noti da migliaia di anni. Tuttavia il sodio è stato isolato per la prima volta solo nel 1807 da Davy. La parola sodio deriva dall'italiano soda, nome usato per il carbonato di sodio, a sua volta derivato dall'arabo suwaydāʔ (سُوَيْدَاء), nome del genere di piante Suaeda, una volta lavorato come fonte di carbonato di sodio. Il simbolo Na deriva dal neolatino natrium, coniato nel 1814 dal tedesco Natron, una miscela di carbonato di sodio e bicarbonato di sodio, discendente dal suo nome egizio nṯrj .
12 – Magnesio (Mg)
Il magnesio fu isolato per la prima volta da Davy nel 1808 da un minerale chiamato magnesia (ossido di magnesio). Il nome deriva dalla Magnesia, una regione della Tessaglia, in Grecia.
13 – Alluminio (Al)
L'allume, un composto contenente alluminio, è noto fin dall'antichità, ma la sua natura rimase sconosciuta fino al 1824, quando l'elemento fu isolato per la prima volta dal fisico danese Hans Christian Ørsted, dopo che ne era stata ipotizzata l'esistenza fin dal sedicesimo secolo. Il nome deriva da allume e dal suo nome latino alūmen, che discende da radici protoindoeuropee che significano “sale amaro”.
14 – Silicio (Si)
I materiali a base di silicio sono utilizzati fin dall'antichità, ma solo nel diciottesimo secolo fu ipotizzata l'esistenza dell'elemento. Fu isolato per la prima volta dal chimico svedese Jöns Jacob Berzelius nel 1823. Il nome deriva dalla parola latina silex, che significa “selce”, un minerale costituito da biossido di silicio.
15 – Fosforo (P)
Il fosforo fu scoperto e isolato per la prima volta dall'alchimista tedesco Hennig Brand nel 1669 mentre faceva esperimenti con l'urina. Stava cercando di creare una pietra filosofale, ma invece produsse un materiale che brillava nell'oscurità. Il nome e il simbolo P derivano dal greco antico phōsphóros (φωσφόρος), che significa “portatore di luce”, da phôs (φῶς) (“luce”) e -phóros (-φόρος) (“portante”)
16 – Zolfo (S)
Lo zolfo fu usato per la prima volta più di 4000 anni fa nell'antico Egitto, e da allora è stato ampiamente utilizzato. Il nome e il simbolo S derivano dal latino sulfur, che ha un'origine non chiara.
17 – Cloro (Cl)
Il cloro è noto fin dall’antichità in composti come il sale da cucina, ma è stato scoperto come elemento molto più tardi. Scheele fu il primo a isolare il cloro nel 1774, ma fu Davy a riconoscerlo come elemento e non come composto nel 1810. Davy coniò anche il nome, dal greco antico khlōrós (χλωρός), che significa "verde pallido".
18 – Argon (Ar)
L'argon fu isolato dall'aria nel 1894 dagli scienziati britannici Lord Rayleigh e William Ramsay. Nel 1904 ricevettero rispettivamente il Premio Nobel per la Fisica e per la Chimica per la loro scoperta. Il nome dell'elemento deriva dal greco antico argón (ᾰ̓ργόν), forma neutra di ārgós (ᾱ̓ργός), che significa "ozioso" o "pigro", a causa della sua inerzia.
19 – Potassio (K)
Analogamente al sodio, il potassio era conosciuto solo sotto forma di composti finché non fu isolato per la prima volta da Davy nel 1807. La parola potassio deriva da potash, nome inglese della potassa, un composto che veniva prodotto bruciando il legno fino a farlo diventare cenere (ash) in una pentola (pot). Questo nome è stato adattato dall'olandese potasch. Il simbolo K deriva dal neolatino e tedesco Kalium, coniato dalla parola inglese kali, un antico termine per alcali derivato dall'arabo al-qaly (اَلْقِلْي), correlato a qalā (قَلَى), che significa “friggere”.
20 – Calcio (Ca)
Sebbene i composti del calcio siano noti da millenni, l'elemento fu isolato solo nel 1808 da Davy. Il nome fu coniato da Davy dal latino calx, che significa “calce”, poiché fu isolato da questo materiale. Questo termine latino deriva dal greco antico khálix (χάλιξ), che significa “ciottolo”.
21 – Scandio (Sc)
Inizialmente previsto da Mendeleev, lo scandio fu scoperto dal chimico svedese Lars Fredrik Nilson nel 1879 esaminando alcuni minerali. L'elemento prende il nome da Scandia, il nome latino della Scandinavia.
22 – Titanio (Ti)
Il titanio fu scoperto dal mineralogista inglese William Gregor nel 1791, che identificò un nuovo metallo mentre analizzava un minerale in Cornovaglia, Gran Bretagna. Il chimico tedesco Martin Heinrich Klaproth trovò indipendentemente il nuovo elemento nel 1795 e gli diede il nome dei Titani della mitologia greca. Il titanio fu isolato per la prima volta da Berzelius nel 1825.
23 – Vanadio (V)
Il vanadio fu scoperto dallo scienziato spagnolo Andrés Manuel del Río in Messico nel 1801 mentre analizzava alcuni minerali locali. Fu isolato per la prima volta nel 1867 dal chimico britannico Henry Roscoe. L'elemento prende il nome da Vanadis, uno dei nomi della dea norrena Freia, a causa dei tanti bellissimi composti chimici contenenti vanadio.
24 – Cromo (Cr)
Il cromo fu scoperto da Vauquelin nel 1797 esaminando minerali dei monti Urali, in Russia. Il nome dell'elemento deriva dal greco antico khrôma (χρῶμᾰ), che significa “colore”, a causa dei suoi composti colorati.
25 – Manganese (Mn)
I composti del manganese venivano utilizzati nella lavorazione del vetro fin dall'antichità, ma l'elemento fu isolato solo nel 1774 dal chimico svedese Johan Gottlieb Gahn. Analogamente al magnesio, il suo nome deriva dalla regione greca della Magnesia.
26 – Ferro (Fe)
Uno degli elementi conosciuti da tempi antichi, la diffusione della produzione del ferro portò all'inizio dell'età del ferro alla fine del secondo millennio a.C.. Il nome deriva dal latino ferrum, di origine non chiara.
27 – Cobalto (Co)
I composti del cobalto sono stati utilizzati fin dall'antichità per conferire un colore blu al vetro e alla porcellana, ma l'elemento fu scoperto e riconosciuto come separato solo dal chimico svedese Georg Brandt intorno al 1735. Il suo nome deriva dal tedesco Kobalt, derivato da Kobold, che significa “folletto”, termine usato dai minatori per chiamare i minerali contenenti cobalto.
28 – Nichel (Ni)
Il nichel fu utilizzato involontariamente fin dall'antichità, ma fu riconosciuto come elemento solo nel 1751, quando il mineralogista svedese Axel Fredrik Cronstedt stava cercando di estrarre il rame in una miniera di cobalto in Svezia. Per secoli, i minatori tedeschi che cercavano il rame e invece trovavano un minerale ora chiamato niccolite, incolpavano uno spiritello dispettoso chiamato Nickel, e così l'elemento prese il nome da esso.
29 – Rame (Cu)
Il rame veniva estratto e lavorato da alcune delle più antiche civiltà conosciute, e il primo utilizzo risale al 9000 a.C. in Medio Oriente. Era uno dei materiali più importanti e ampiamente utilizzati nell'antichità, quando veniva spesso legato allo stagno per creare il bronzo. Il nome discende dal latino tardo aerāmen, che viene dal latino aes, un nome usato per rame e bronzo. Questo a sua volta deriva dal protoindoeuropeo *h₂éyos, parola usata per rame, bronzo, o metallo in generale. Il simbolo Cu deriva da un'altra parola latina per l'elemento, cuprum, che a sua volta deriva da Kúpros (Κῠ́προς), il nome in greco antico dell'isola di Cipro.
30 – Zinco (Zn)
Lo zinco fu utilizzato per la prima volta in India intorno al 1000 a.C., ma fu riconosciuto come metallo distinto solo nel quattordicesimo secolo, sempre in India. Il suo nome deriva probabilmente dal tedesco Zink, che discende dal protogermanico *tindaz e dal protoindoeuropeo *h₃dónts, che significa “dente". Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i cristalli di zinco metallico sembrano simili a denti, ma l’origine della parola è ancora dibattuta.
31 – Gallio (Ga)
Predetto da Mendeleev, il gallio fu scoperto nel 1875 dal chimico francese Paul-Émile Lecoq de Boisbaudran, utilizzando la spettroscopia. Chiamò l'elemento in onore della Gallia, una regione storica che comprende l'odierna Francia. È stato anche suggerito che abbia dato il proprio nome all'elemento, poiché "le coq" significa "gallo" in francese, che in latino è gallus, ma lo scienziato negò questa supposizione.
32 – Germanio (Ge)
Il germanio era uno degli elementi predetti da Mendeleev, e fu scoperto dal chimico tedesco Clemens Winkler nel 1886, mentre esaminava un minerale estratto l'anno precedente. Winkler inizialmente voleva chiamare l'elemento nettunio, poiché era stato previsto prima della sua scoperta, proprio come il pianeta Nettuno, ma poiché questo nome era stato preso da un altro elemento proposto (che non era l'elemento ora noto come nettunio), lo cambiò in germanio in onore del suo paese natale, la Germania.
33 – Arsenico (As)
L'arsenico fu descritto per la prima volta intorno all'anno 300 dall'alchimista greco-egizio Zosimo di Panopoli, che lo ottenne da un minerale chiamato realgar. Il nome arsenico deriva dal greco arsenikón (ἀρσενῐκόν), derivato dalla parola siriaca zarnīḵā (ܙܪܢܝܟܐ), basata sulla parola persiana zar (زر), che significa “oro”, e discendente dalla radice protoindoeuropea *ǵʰelh₃-, che significa “giallo”.
34 – Selenio (Se)
Berzelius e Gahn scoprirono il selenio nel 1817 esaminando minerali da una miniera in Svezia. Inizialmente credevano che fosse tellurio prima di scoprire che si trattava di un nuovo elemento, quindi, poiché il tellurio prende il nome dalla Terra, il selenio prese il nome dalla Luna, dal suo nome in greco antico selḗnē (σελήνη).
35 – Bromo (Br)
Il bromo è stato scoperto indipendentemente da Carl Jacob Löwig e Antoine Jérôme Balard. Löwig isolò l'elemento da una sorgente d'acqua in Germania nel 1825, ma pubblicò le sue scoperte solo due anni dopo. Nel frattempo, Balard trovò il bromo analizzando le ceneri di alghe provenienti dalle saline di Montpellier, in Francia, nel 1826. Il nome dell'elemento deriva dal greco antico brômos (βρῶμος), che significa "puzza", a causa dell'odore forte dei suoi vapori.
36 – Kripton (Kr)
Ramsey e Travers scoprirono il kripton nel 1898 mentre sperimentavano con l'aria liquida. Ramsey vinse il Premio Nobel per la Chimica nel 1904 per i suoi lavori sui gas nobili come il kripton. Il nome dell'elemento deriva dal greco antico kruptós (κρυπτός), che significa “nascosto”.
37 – Rubidio (Rb)
Il rubidio fu scoperto dagli scienziati tedeschi Robert Bunsen e Gustav Kirchhoff nel 1861 dall'analisi delle linee spettrali del minerale lepidolite. Il nome dell'elemento deriva dalla parola latina rūbidus, che significa “rosso scuro”, a causa delle linee rosse nel suo spettro di emissione.
38 – Stronzio (Sr)
Lo stronzio fu riconosciuto per la prima volta come elemento alla fine del diciottesimo secolo in un minerale chiamato stronzianite, e fu isolato da Davy nel 1808. Il minerale e l'elemento prendono il nome da Strontian, il villaggio in Scozia dove fu trovata la stronzianite.
39 – Ittrio (Y)
Nel 1787, l'ufficiale militare e geologo dilettante svedese Carl Axel Arrhenius trovò un minerale vicino al villaggio di Ytterby, in Svezia, e lo chiamò itterbite. Il chimico finlandese Johan Gadolin identificò un nuovo ossido nell'itterbite nel 1789, mentre l'elemento fu isolato per la prima volta nel 1828 da Friedrich Wöhler. L'elemento e il simbolo Y vengono dal nome dalla città in cui è stato ritrovato.
40 – Zirconio (Zr)
Lo zircone è conosciuto fin dall'antichità, ma solo nel 1789 Klaproth scoprì che conteneva un nuovo elemento. Berzelius fu il primo a isolare lo zirconio nel 1824. Il nome dell'elemento deriva da zircone, mentre questa parola discende dal persiano zargun (زرگون), che significa “simile all'oro”.
41 – Niobio (Nb)
Il chimico inglese Charles Hatchett identificò il niobio nel 1801 in un minerale del Connecticut, negli Stati Uniti, e inizialmente chiamò l'elemento columbio, da Columbia, un nome poetico per gli Stati Uniti. L'elemento fu inizialmente confuso con lo strettamente correlato tantalio, finché il mineralogista tedesco Heinrich Rose non dimostrò la differenza tra i due. Rose chiamò il niobio in onore di Niobe, la figlia della figura mitologica greca Tantalo. Il niobio fu successivamente isolato dal chimico svedese Christian Wilhelm Blomstrand nel 1864.
42 – Molibdeno (Mo)
Il molibdeno fu isolato da Scheele nel 1778 dalla molibdenite, un minerale precedentemente noto come molibdena. Questo materiale veniva spesso confuso con il piombo e il suo nome deriva dalla parola in greco antico per piombo, mólubdos (μόλυβδος), discendente dalla radice protoindoeuropea mergʷ- , che significa "scuro".
43 – Tecnezio (Tc)
Previsto da Mendeleev, vari scienziati affermarono di aver scoperto l'elemento 43, ma furono tutti smentiti. Il nuovo elemento fu finalmente confermato nel 1937 dagli scienziati italiani Carlo Perrier ed Emilio Segrè, che lo isolarono da un campione di molibdeno utilizzato in un ciclotrone. Inizialmente fu proposto il nome panormio, da Panormus, il nome latino di Palermo, la città in cui fu scoperto, ma l'elemento fu infine chiamato tecnezio, dal greco antico tekhnētós (τεχνητός), che significa “artificiale”, poiché fu il primo elemento ad essere prodotto artificialmente.
44 – Rutenio (Ru)
Il rutenio fu scoperto nel 1844 da Karl Ernst Claus, un chimico russo e tedesco del Baltico nato nell'odierna Estonia. Claus isolò l'elemento da residui del platino e gli diede il nome rutenio da Ruthenia, un nome storico della Russia in latino.
45 – Rodio (Rh)
Il rodio fu scoperto dal chimico inglese William Hyde Wollaston nel 1804 analizzando minerali dall'America del Sud. Il nome dell'elemento e il simbolo Rh derivano dal greco antico rhódon (ῥόδον), che significa “rosa”, per il colore delle soluzioni dei suoi sali.
46 – Palladio (Pd)
Analogamente al rodio, il palladio fu trovato da Wollaston nel 1802 in alcuni minerali dall'America del Sud. Chiamò l'elemento in onore dell'asteroide Pallade, scoperto poche settimane prima e all'epoca considerato un pianeta.
47 – Argento (Ag)
L'argento è conosciuto fin dalla preistoria ed era ampiamente utilizzato nell'antichità. Il suo nome deriva dal latino argentum, che a sua volta discende dal protoindoeuropeo *h₂r̥ǵn̥tóm, e dalla sua radice *h₂erǵ-, che significa “bianco” o “scintillante”.
48 – Cadmio (Cd)
Il cadmio fu scoperto nel 1817 dal chimico tedesco Friedrich Stromeyer dall'analisi di alcuni composti dello zinco. L'elemento prende il nome dal composto di zinco calamina, chiamato kadmeíā (κᾰδμείᾱ) in greco antico, da Cadmo (Kádmos (Κᾰ́δμος) in greco antico), il leggendario fondatore di Tebe.
49 – Indio (In)
L'indio fu trovato nel 1863 dai chimici tedeschi Ferdinand Reich e Hieronymous Theodor Richter usando la spettroscopia. A causa delle sue righe di emissione spettrale blu, diedero all'elemento il nome del colore indaco, una parola derivata dal latino indicus, che significa “dall'India”.
50 – Stagno (Sn)
Lo stagno viene estratto e utilizzato fin dal 3000 a.C. circa, e fu legato al rame per formare il bronzo, dando vita alla cosiddetta età del bronzo. Il nome deriva dal latino stannum, che discende dal protoceltico *stagnos.
51 – Antimonio (Sb)
L'antimonio è noto da migliaia di anni, poiché veniva già utilizzato intorno al 3000 a.C. nell'antico Egitto. Il suo nome deriva dal latino medievale antimonium, di origine incerta. Probabilmente discende dalla parola araba per l'elemento, ʔiṯmid (إِثْمِد), derivante dal suo nome egizio sdm. Il simbolo Sb deriva dal nome in latino classico dell'elemento, stibium, che ha probabilmente la stessa etimologia della parola antimonio.
52 – Tellurio (Te)
Il tellurio fu scoperto in una miniera in Romania nel diciottesimo secolo. Riconosciuto come un metallo sconosciuto dal mineralogista austriaco Franz-Joseph Müller von Reichenstein nel 1782, fu isolato per la prima volta da Klaproth nel 1798. Il nome tellurio deriva dal latino tellūs e dalla radice protoindoeuropea *telh₂-, che significano entrambi “suolo”. Tellūs è anche uno dei nomi della Terra in latino.
53 – Iodio (I)
Lo iodio fu trovato dal chimico francese Bernard Courtois nel 1811 dopo aver bruciato delle alghe. Il nome dell'elemento deriva dal greco antico ioeidḗs (ἰοειδής), che significa “viola”, per il colore dei suoi vapori.
54 – Xenon (Xe)
Dopo aver scoperto il kripton e il neon, Ramsey e Travers trovarono un altro gas nobile, lo xenon, mentre lavoravano con l'aria liquida nel 1898. Ramsey ricevette il Premio Nobel per la Chimica nel 1904 per le sue scoperte sui gas nobili. Il nome deriva dal greco antico xénon (ξένον), neutro di xénos (ξένος), che significa “straniero” o “strano”.
55 – Cesio (Cs)
Il cesio fu scoperto nell'acqua di una sorgente in Germania da Bunsen e Kirchhoff nel 1860. Chiamarono l'elemento cesio, dalla parola latina caesius, che significa "azzurro cielo", a causa del colore blu delle linee nel suo spettro di emissione.
56 – Bario (Ba)
I minerali di bario erano conosciuti nel Medioevo, ma l'elemento fu scoperto da Scheele nel 1772 e isolato da Davy nel 1808. Davy coniò il nome dalla barite, un composto di bario, termine che a sua volta deriva dal greco antico barús (βᾰρῠ́ς), che significa “pesante”.
57 – Lantanio (La)
L'analisi di un minerale ritrovato in Svezia nel 1751 portò alla scoperta di quattro diversi elementi. Dopo la scoperta del cerio nel 1803, il chimico svedese Carl Gustaf Mosander trovò due ossidi nel 1839 e li chiamò lantania e didimia. Il lantanio fu isolato dalla lantania, il cui nome deriva dal greco antico lanthánō (λᾰνθᾰ́νω), che significa "sfuggire all'attenzione", poiché passò inosservato per molto tempo.
58 – Cerio (Ce)
Il cerio fu scoperto indipendentemente nel 1803 da Berzelius e Hisinger in Svezia e da Klaproth in Germania in diversi minerali. Berzelius chiamò l'elemento in onore del pianeta nano Cerere, scoperto nel 1801 e all'epoca considerato un pianeta.
59 – Praseodimio (Pr)
Dopo che Mosander trovò l'ossido didimia nel 1839, isolò il didimio nel 1841. Inizialmente credeva che fosse un elemento, ma in seguito fu dimostrato che era una miscela di neodimio e praseodimio nel 1885 dallo scienziato austriaco Carl Auer von Welsbach, che separò i due elementi. Il nome deriva dal greco antico prásios (πράσῐος), che significa “verde chiaro”, e dídumos (δῐ́δῠμος), che significa “gemello”.
60 – Neodimio (Nd)
Il neodimio ha la stessa storia del praseodimio, poiché entrambi furono separati dal didimio da Welsbach nel 1885. Il nome deriva dal greco antico néos (νέος), che significa "nuovo", e dídumos (δῐ́δῠμος), che significa “gemello”.
61 – Promezio (Pm)
Previsto dal chimico ceco Bohuslav Brauner nel 1902, per decenni gli scienziati tentarono senza successo di trovare l'elemento 61, e varie rivendicazioni furono successivamente dimostrate essere errate. Il promezio fu finalmente prodotto nel 1945 dai chimici americani Jacob A. Marinsky, Lawrence E. Glendenin e Charles D. Coryell, mentre lavoravano con i prodotti della fissione dell'uranio. L'elemento fu chiamato promezio dal nome del dio greco Prometeo, che rubò il fuoco dal Monte Olimpo e lo portò agli umani.
62 – Samario (Sm)
Lecoq de Boisbaudran scoprì il samario esaminando il minerale samarskite nel 1879. Il nome dell'elemento deriva dal minerale, che prese il nome dall'ingegnere minerario russo Vasilij Samarskij-Bychovec, che concesse l'accesso ai campioni raccolti nei monti Urali ad alcuni mineralogisti tedeschi.
63 – Europio (Eu)
Il chimico francese Eugène-Anatole Demarçay trovò l'europio nel 1896 dopo aver esaminato campioni del recentemente scoperto samario, che sospettava fossero contaminati da un elemento sconosciuto. Demarçay isolò l'europio nel 1901 e lo chiamò in onore dell'Europa.
64 – Gadolinio (Gd)
Il chimico svizzero Jean Charles Galissard de Marignac scoprì il gadolinio dall'analisi spettrale del minerale gadolinite nel 1880. L'elemento e il minerale prendono il nome dal chimico finlandese Johan Gadolin, che scoprì l'ittrio.
65 – Terbio (Tb)
Il terbio fu scoperto insieme all'erbio nel 1843 da Mosander in alcuni minerali di Ytterby, un villaggio della Svezia. Entrambi gli elementi prendono il nome dalla città.
66 – Disprosio (Dy)
Lecoq de Boisbaudran trovò il disprosio mentre lavorava con l'ossido di olmio nel 1886, dopo diversi tentativi falliti. Per questo motivo lo chiamò dysprosium, dal greco antico dusprósitos (δυσπρόσιτος), che significa “difficile da ottenere”.
67 – Olmio (Ho)
I chimici svizzeri Jacques-Louis Soret e Marc Delafontaine scoprirono l'olmio nel 1878 usando la spettroscopia. L'elemento fu trovato indipendentemente dal chimico svedese Per Teodor Cleve, insieme al tulio. Cleve chiamò questo elemento holmium in onore della sua città natale, Stoccolma.
68 – Erbio (Er)
L'erbio fu scoperto da Mosander nel 1843 dall'analisi di minerali da Ytterby, un villaggio della Svezia. L'erbio fu trovato insieme al terbio ed entrambi prendono il nome dalla città in cui sono stati scoperti.
69 – Tulio (Tm)
Cleve scoprì insieme il tulio e l'olmio nel 1879 esaminando alcuni ossidi. Il nome dell'elemento deriva da Thule, un nome classico per una terra semi-mitica nell'estremo nord. Il simbolo Tm deriva dal suo nome inglese, thulium.
70 – Itterbio (Yb)
L'itterbio fu scoperto nel 1878 da Marignac mentre esaminava dei minerali da Ytterby, un villaggio in Svezia. Analogamente all'ittrio, al terbio e all'erbio, prende il nome da questa città. Il simbolo Yb deriva dal suo nome inglese, ytterbium.
71 – Lutezio (Lu)
Nel 1907, lo scienziato francese Georges Urbain e il mineralogista austriaco Carl Auer von Welsbach scoprirono indipendentemente il lutezio come impurità in composti che in precedenza si pensava contenessero solo itterbio. Urbain chiamò l'elemento lutecio, da Lutetia, il nome latino di Parigi, mentre Welsbach gli diede il nome cassiopeio, dalla costellazione di Cassiopea. Nel 1909 l'elemento venne ufficialmente chiamato lutecio in quanto Urbain fu il primo a descrivere la separazione dell'elemento dall'itterbio. La IUPAC (Unione Internazionale di Chimica Pura e Applicata) cambiò l'ortografia in lutezio nel 1949.
72 – Afnio (Hf)
Originariamente previsto da Mendeleev, la scoperta dell'afnio fu rivendicata per la prima volta da Urbain nel 1907, che lo chiamò celtio, in onore dei popoli celtici. Tuttavia, i suoi risultati non corrispondevano alle proprietà dell'elemento, che in realtà fu scoperto dal fisico olandese Dirk Coster e dal chimico ungherese George de Hevesy nel 1923 attraverso la spettroscopia a raggi X. L'elemento prende il nome da Copenaghen, la città in cui è stato scoperto, dal suo nome latino Hafnia, derivato dal danese havn, che significa "porto". Da qui deriva anche il simbolo Hf.
73 – Tantalio (Ta)
Il chimico svedese Anders Gustaf Ekeberg trovò il tantalio in alcuni minerali provenienti dalla Svezia e dalla Finlandia nel 1802 e lo chiamò in onore di Tantalo, una figura della mitologica greca. Inizialmente confuso con il strettamente correlato niobio, i due elementi furono successivamente riconosciuti come separati da Heinrich Rose. Rose inizialmente chiamò i due elementi niobio e pelopio, da Niobe e Pelope, figlia e figlio di Tantalo. Successivamente si scoprì che il pelopio era una miscela di tantalio e niobio, quindi il tantalio mantenne il nome coniato da Ekeberg. L'elemento fu isolato da Blomstrand nel 1864.
74 – Tungsteno (W)
Il tungsteno fu scoperto da Scheele nel 1781, dopo averlo isolato da un minerale ora chiamato scheelite, ma allora conosciuto come tungsteno. Questa parola significa "pietra pesante" e deriva dallo svedese tung ("pesante") e sten ("pietra"). Il tungsteno è anche chiamato wolframio, dal minerale wolframite, da cui il suo simbolo W. L'etimologia non è chiara, ma questa parola potrebbe derivare dal tedesco wolf-rahm, che significa “schiuma di lupo”, poiché si diceva che il minerale consumasse una grande quantità di stagno quando veniva estratto, divorandolo come un lupo.
75 – Renio (Re)
Il renio fu scoperto dal chimico giapponese Masataka Ogawa nel 1908, che lo annunciò erroneamente come elemento 43, ora noto come tecnezio, e parte dello stesso gruppo del renio nella tavola periodica. L'elemento fu riscoperto dagli scienziati tedeschi Walter Noddack, Ida Noddack e Otto Berg nel 1925 mentre analizzavano vari minerali. Ogawa inizialmente chiamò l'elemento nipponio, da Nippon (日本), un nome giapponese per il Giappone, mentre i tedeschi lo chiamarono in onore del fiume Reno. Poiché si pensava che il nipponio fosse l'elemento 43, renio fu adottato come nome per l'elemento 75.
76 – Osmio (Os)
L'osmio e l'iridio furono scoperti nel 1803 dal chimico inglese Smithson Tennant dall'analisi del residuo ottenuto dalla dissoluzione del platino. Il nome dell'elemento deriva dal greco antico osmḗ (ὀσμή), che significa “odore”, a causa del forte odore del suo ossido.
77 – Iridio (Ir)
Scoperto da Tennant nel 1803 insieme all'osmio, l'iridio prende il nome da Iride, la dea greca dell'arcobaleno, a causa dei numerosi sali colorati ottenuti dall'elemento.
78 – Platino (Pt)
Il platino fu usato per la prima volta in Sud America tra il 600 a.C. e il 200 d.C., e fu descritto dagli europei nel 1557, ma tracce dell'elemento sono state trovate anche in antiche tombe egizie. Il platino fu identificato come elemento puro nel diciottesimo secolo. Il nome deriva dallo spagnolo platina, che significa “piccolo argento”, a sua volta discendente dal greco platús (πλᾰτῠ́ς), e dalla sua radice protoindoeuropea *pleth₂-, entrambi con il significato di “piatto”.
79 – Oro (Au)
L'oro è conosciuto e ampiamente utilizzato fin dalla preistoria. Il suo nome e il suo simbolo Au derivano dalla parola latina per l'elemento, aurum, che discende dal protoitalico *auzom e dalla radice protoindoeuropea *h₂ews -, che significa “diventare luce” o “albeggiare”.
80 – Mercurio (Hg)
Il mercurio è conosciuto fin dall'antichità ed è stato trovato in tombe egizie risalenti al 1500 a.C., mentre il cinabro, la fonte naturale più comune di mercurio, è stato utilizzato sin dal Neolitico. Prende il nome dal dio romano Mercurio, associato alla velocità. Il simbolo Hg deriva dal latino hydrargyrum e dal greco antico hudrárguros (ὑδράργῠρος), che significano “acqua argento”. Allo stesso modo, un tempo era conosciuto come argento vivo, per la sua mobilità.
81 – Tallio (Tl)
Il tallio fu scoperto dal chimico inglese William Crookes nel 1861 utilizzando la spettroscopia di fiamma. Analogamente al rubidio, al cesio e all'indio, il tallio prende il nome dal colore delle sue linee spettrali, che in questo caso sono verdi, dal greco antico thallós (θᾰλλός), che significa "ramoscello verde".
82 – Piombo (Pb)
Il piombo è stato utilizzato fin dalla preistoria, e i primi manufatti conosciuti realizzati con questo elemento provengono dall'antico Egitto. Molto usato dai Romani, il suo nome viene dal latino plumbum, derivato dal greco antico mólubdos (μόλυβδος), che a sua volta discende dalla radice protoindoeuropea mergʷ-, che significa “scuro”.
83 – Bismuto (Bi)
Il bismuto è conosciuto fin dall'antichità e veniva utilizzato dagli Inca, ma era confuso con il piombo e lo stagno. Solo nel sedicesimo secolo lo studioso tedesco Georgius Agricola lo riconobbe come un elemento separato. Il nome deriva dal tedesco Wismuth, discendente attraverso il latino e l'arabo dal greco psīmúthion (ψῑμύθῐον), che significa “piombo bianco”.
84 – Polonio (Po)
Il polonio fu scoperto da Marie e Pierre Curie nel 1898, mentre sperimentavano con l'uranio e il torio radioattivi. L’elemento prende il nome dalla Polonia, patria di Marie Curie e un paese che all’epoca era diviso tra Germania, Austria-Ungheria e Russia. Marie Curie vinse il Premio Nobel per la Chimica nel 1911 per la scoperta del polonio e del radio.
85 – Astato (At)
L'astato fu predetto da Mendeleev, ma non fu trovato fino al 1940, nonostante diverse rivendicazioni successivamente rivelatesi errate. Segrè, insieme ai fisici americani Dale R. Corson e Kenneth Ross MacKenzie scoprì l'astato dopo aver bombardato il bismuto con particelle alfa. Il nome dell'elemento deriva dal greco antico ástatos (ἄστατος), che significa "instabile", a causa della sua elevata radioattività.
86 – Radon (Rn)
Il fisico neozelandese Ernest Rutherford e l'ingegnere americano Robert Bowie Owens scoprirono il radon nel 1899 mentre lavoravano con composti radioattivi del torio. Rutherford inizialmente chiamò il gas "thorium emanation" (emanazione di torio), mentre il fisico tedesco Friedrich Ernst Dorn isolò un gas radioattivo dai composti del radio nel 1900 e lo chiamò "radium emanation" (emanazione di radio). Allo stesso modo, nel 1903, un chimico francese scoprì l'“actinium emanation” (emanazione di attinio) da composti radioattivi di attinio. I nomi di questi tre gas furono successivamente abbreviati in thoron, radon e actinon, prima che fosse dimostrato che erano isotopi dello stesso elemento. Ramsey suggerì il nome niton, dal latino nitēre, che significa “splendere”, ma nel 1923 la IUPAC scelse come nome dell'elemento il nome dell'isotopo più stabile, il radon.
87 – Francio (Fr)
Predetto da Mendeleev, vari scienziati affermarono di aver scoperto l'elemento 87 all'inizio del ventesimo secolo, ma tutte le rivendicazioni erano incomplete o errate. La fisica francese Marguerite Perey fu la prima a scoprire senza dubbio il nuovo elemento nel 1939, come prodotto del decadimento dell'attinio. Questo è stato l'ultimo elemento ad essere scoperto in natura, anziché essere prodotto artificialmente. Perey inizialmente propose il nome catio, poiché pensava che questo fosse il catione più elettropositivo degli elementi, ma in seguito lo cambiò in francio, in onore della Francia, il suo paese natale.
88 – Radio (Ra)
Marie e Pierre Curie scoprirono il radio pochi mesi dopo aver trovato il polonio nel 1898, mentre lavoravano con minerali radioattivi contenenti uranio. L'elemento ha preso il nome dalla sua radioattività e dalla parola latina radius, che significa "raggio". Marie Curie vinse il Premio Nobel per la Chimica nel 1911 per la scoperta del polonio e del radio.
89 – Attinio (Ac)
La scoperta di un nuovo elemento fu annunciata nel 1899 dal chimico francese André-Louis Debierne, che stava lavorando sugli stessi materiali radioattivi da cui Marie e Pierre Curie trovarono il radio. Debierne lo chiamò attinio (actinium in francese) dal greco antico aktís (ἀκτίς), che significa "raggio". Nel 1902, il chimico tedesco Friedrich Oskar Giesel scoprì un elemento simile al lantanio e lo chiamò emanio, da emanazione. Inizialmente le sostanze erano considerate essere lo stesso elemento, quindi fu scelto il nome attinio, poiché fu coniato per primo. Tuttavia, analisi successive hanno suggerito che Debierne aveva non più che piccole tracce di attinio nei suoi risultati, quindi la scoperta dell'elemento viene ora attribuita a Giesel.
90 – Torio (Th)
Nel 1828, il mineralogista norvegese Morten Thrane Esmark trovò un minerale sconosciuto e lo inviò a Berzelius per farlo esaminare. Berzelius stabilì che il minerale conteneva un nuovo elemento, che chiamo in onore del dio norreno Thor. Da qui deriva anche il simbolo Th.
91 – Protoattinio (Pa)
Il protoattinio fu predetto da Mendeleev e fu isolato da Crookes nel 1900, che non lo riconobbe come un nuovo elemento. I primi a identificare il protoattinio furono lo scienziato polacco Kazimierz Fajans e il chimico tedesco Oswald Helmuth Göhring nel 1913, mentre studiavano il decadimento dell'uranio. Lo chiamarono brevio, dal latino brevis, che significa “breve”, a causa della sua breve emivita. La fisica austriaco-svedese Lise Meitner e il chimico tedesco Otto Hahn ottennero un isotopo molto più stabile nel 1917. Lo chiamarono protoattinio, dal greco antico prôtos (πρῶτος), che significa "primo" o "precedente", e l'elemento attinio, poiché l'attinio può essere prodotto dal decadimento radioattivo del protoattinio.
92 – Uranio (U)
L'ossido di uranio è stato utilizzato fin dall'antichità, ma l'elemento fu scoperto da Klaproth nel 1789 e isolato dal chimico francese Eugène-Melchior Péligot nel 1841. Klaproth chiamò l'elemento in onore del pianeta Urano, scoperto nel 1781.
93 – Nettunio (Np)
Dopo vari tentativi falliti e rivendicazioni non confermate da parte di diversi scienziati, i fisici americani Edwin McMillan e Philip Abelson produssero il nettunio nel 1940, dopo aver irradiato l'uranio con neutroni. Poiché questo fu il primo elemento oltre l'uranio ad essere scoperto, prese il nome dal pianeta Nettuno. Il simbolo Np deriva dal suo nome inglese, neptunium.
94 – Plutonio (Pu)
Il plutonio fu prodotto e isolato per la prima volta nel 1941 da Glenn T. Seaborg, Edwin McMillan, Emilio Segrè, Joseph W. Kennedy e Arthur Wahl, bombardando l'uranio con dei deutoni. Seaborg e McMillan vinsero il Premio Nobel per la Chimica nel 1951 per le loro scoperte sugli elementi transuranici. Analogamente al nettunio, questo elemento prende il nome dal pianeta nano Plutone, allora considerato un pianeta.
95 – Americio (Am)
L'americio fu sintetizzato irradiando il plutonio con neutroni dagli scienziati americani Glenn T. Seaborg, Ralph A. James, Albert Ghiorso e Leon O. Morgan nel 1944, poco dopo aver scoperto il curio mentre lavoravano al Progetto Manhattan, che portò alla produzione delle prime armi nucleari. Per questo motivo la scoperta dell’americio e del curio fu rivelata solo dopo la fine della seconda guerra mondiale. L'elemento prende il nome dalle Americhe.
96 – Curio (Cm)
Il curio fu prodotto e isolato nel 1944 da Seaborg, James e Ghiorso bombardando il plutonio con delle particelle alfa mentre lavoravano al Progetto Manhattan. L'elemento prende il nome da Marie e Pierre Curie, che scoprirono il polonio e il radio e fecero importanti ricerche sulla radioattività. Il simbolo Cm deriva dal suo nome inglese, curium.
97 – Berkelio (Bk)
Il berkelio è stato creato nel 1949 da Seaborg, Ghiorso, Thompson e Street bombardando l'americio con delle particelle alfa. Prende il nome dal luogo in cui è stato scoperto, l'Università della California - Berkeley. La città è chiamata in onore di George Berkeley, un filosofo anglo-irlandese.
98 – Californio (Cf)
Lo stesso gruppo che produsse il berkelio sintetizzò anche il californio nel 1950 bombardando il curio con delle particelle alfa. L'elemento prende il nome dallo stato della California, negli Stati Uniti, dove è stato scoperto.
99 – Einsteinio (Es)
L'einsteinio fu identificato nel 1952 da un team guidato da Ghiorso dopo l'esplosione termonucleare del test nucleare Ivy Mike nell'atollo di Enewetak, nelle Isole Marshall. Prende il nome da Albert Einstein, uno degli scienziati più importanti e influenti di tutti i tempi.
100 – Fermio (Fm)
Analogamente all'einstenio, anche il fermio è stato identificato esaminando le ricadute radioattive del test nucleare Ivy Mike, nel 1953. L'elemento prende il nome dal fisico italiano Enrico Fermi, che creò il primo reattore nucleare.
101 – Mendelevio (Md)
Il mendelevio fu sintetizzato nel 1955 da Thompson, Ghiorso, Seaborg, Choppin e Harvey bombardando l'einstenio con delle particelle alfa. Prende il nome da Mendeleev, che creò la prima tavola periodica degli elementi.
102 – Nobelio (No)
Il primo annuncio della scoperta dell'elemento 102 fu fatto dall'Istituto Nobel in Svezia nel 1957, che gli diede il nome di Alfred Nobel. Affermarono di aver trovato l'elemento dopo aver bombardato il curio con del carbonio, ma il Lawrence Berkeley National Laboratory (LBNL) negli Stati Uniti contestò l'annuncio, perché non fu in grado di riprodurre lo stesso esperimento. Nel frattempo, anche l'Istituto Unito per la Ricerca Nucleare (o Joint Institute for Nuclear Research, JINR) nell’Unione Sovietica lavorò sull’elemento e riuscì a crearlo nel 1965 bombardando l’uranio con il neon. Lo chiamarono joliozio, in onore di Irène Joliot-Curie, figlia di Marie e Pierre Curie e vincitrice del Premio Nobel per la Chimica nel 1935. La disputa sul nome e sulla scoperta durò decenni, finché negli anni '90 la IUPAC riconobbe finalmente il gruppo sovietico come scopritore, pur mantenendo il nome nobelio, perché a quel tempo era ormai radicato nella letteratura.
103 – Laurenzio (Lr)
Il laurenzio è stato creato nel 1961 da Ghiorso, Sikkeland, Larsh e Latimer bombardando il californio con nuclei di boro. La scoperta venne contestata dal JINR in Unione Sovietica, che negli anni successivi produsse risultati più completi, ma ancora non definitivi. Solo nel 1971 il gruppo americano confermò definitivamente l'elemento, completando la scoperta del laurenzio. Ora la scoperta è attribuita a entrambi i gruppi. Il laurenzio prende il nome dal Lawrence Berkeley National Laboratory, il luogo in cui è stato scoperto, a sua volta chiamato in onore di Ernest Lawrence, inventore del ciclotrone.
104 – Rutherfordio (Rf)
Il JINR nell'Unione Sovietica riportò la scoperta dell'elemento 104 nel 1964, ma il risultato si rivelò errato. Ulteriori esperimenti dello stesso gruppo continuarono ad avere risultati controversi. L'elemento fu sintetizzato in modo definitivo dagli scienziati della LBNL negli Stati Uniti nel 1969 dopo aver bombardato il californio con il carbonio. Il gruppo sovietico chiamò l'elemento kurchatovio, in onore di Igor Kurchatov, ex capo della ricerca nucleare sovietica, mentre gli americani proposero il nome rutherfordio, in onore di Ernest Rutherford, vincitore del Premio Nobel per la Chimica nel 1908. Dopo una lunga disputa, la IUPAC ha dato il nome rutherfordio a questo elemento nel 1997.
105 – Dubnio (Db)
Il JINR sovietico annunciò la scoperta dell'elemento 105 nel 1968 dopo aver bombardato l'americio con il neon, mentre l'LBNL americano affermò di aver sintetizzato l'elemento nel 1970 dopo aver bombardato il californio con l'azoto. Ancora una volta seguì una lunga disputa sul nome. I sovietici proposero bohrio o nielsbohrio, in onore del fisico danese Niels Bohr, mentre gli americani suggerirono il nome hahnio, dal nome del chimico tedesco Otto Hahn. La disputa fu risolta solo nel 1997, quando la IUPAC chiamò l'elemento dubnio, in onore di Dubna, la città in Russia dove si trova il JINR.
106 – Seaborgio (Sg)
L'elemento 106 fu identificato dal team guidato da Ghiorso all'LBNL nel 1974, dopo aver bombardato il californio con dell'ossigeno. Trovarono lo stesso risultato anche dopo aver analizzato un esperimento effettuato nel 1971, il che significa che avevano in realtà prodotto l'elemento senza accorgersene. Sempre nel 1974, il team guidato dallo scienziato russo di origine armena Jurij Oganesian al JINR riferì la scoperta dell'elemento. Dopo un'altra lunga disputa sul nome, l'elemento fu chiamato seaborgio dalla IUPAC nel 1997, in onore di Glenn T. Seaborg. Dato che Seaborg è deceduto nel 1999, questo è stato il primo elemento a prendere il nome da una persona vivente.
107 – Bohrio (Bh)
La scoperta dell'elemento 107 fu ancora una volta contestata da diversi gruppi. Il team sovietico guidato da Oganesian riportò la scoperta nel 1976, ma il risultato fu ritenuto non abbastanza convincente. La scoperta definitiva fu fatta nel 1981 dal team guidato da Peter Armbruster e Gottfried Münzenberg presso il Centro GSI Helmholtz per la Ricerca sugli Ioni Pesanti a Darmstadt, in Germania, che ottenne l'elemento dopo aver bombardato il bismuto con il cromo. Il team tedesco propose il nome nielsbohrio, in onore di Niels Bohr, e nel 1997 la IUPAC approvò ufficialmente il nome più breve bohrio.
108 – Hassio (Hs)
Mentre gli esperimenti sull'elemento 108 presso il JINR sovietico non fornirono risultati definitivi, il team tedesco guidato da Armbruster e Münzenberg riuscì a sintetizzarlo nel 1984, dopo aver bombardato il piombo con il ferro. L'hassio prende il nome dallo stato tedesco dell'Assia, dove è stato creato l'elemento, dal suo nome latinizzato Hassia.
109 – Meitnerio (Mt)
Il meitnerio è stato sintetizzato nel 1982 dal team guidato da Armbruster e Münzenberg presso l'istituto GSI in Germania bombardando il bismuto con il ferro. L'elemento prende il nome dalla fisica austriaca Lise Meitner, co-scopritrice del protoattinio.
110 – Darmstadtio (Ds)
Il darmstadtio è stato scoperto da un team guidato dal fisico tedesco Sigurd Hofmann dopo aver bombardato il piombo con il nichel presso l'istituto GSI nel 1994. In precedenza, sia il JINR sovietico che l'LBNL americano avevano affermato di aver sintetizzato l'elemento, proponendo rispettivamente i nomi becquerelio, in onore del fisico francese Henri Becquerel, e hahnio, dal nome del chimico tedesco Otto Hahn. Tuttavia, i loro risultati non furono conclusivi. Nel 2003, la IUPAC ha dato all'elemento il nome di Darmstadt, in Germania, la città in cui si trova il centro di ricerca GSI.
111 – Roentgenio (Rg)
Poco dopo il darmstadtio, lo stesso gruppo tedesco sintetizzò anche il roentgenio nel 1994, bombardando il bismuto con il nichel. L'elemento prende il nome dal fisico tedesco Wilhelm Röntgen, scopritore dei raggi X.
112 – Copernicio (Cn)
Gli stessi scienziati tedeschi che scoprirono il darmstadtio e il roentgenio crearono anche il copernicio nel 1996, dopo aver bombardato il piombo con lo zinco. Dopo una disputa sui risultati durata alcuni anni, la scoperta fu confermata e l'elemento prese il nome dallo scienziato polacco Niccolò Copernico.
113 – Nihonio (Nh)
La scoperta dell'elemento 113 è stata effettuata nel 2003 grazie alla collaborazione del JINR in Russia e del Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL) negli Stati Uniti. Trovarono l'elemento come prodotto del decadimento del moscovio. Un anno dopo, anche gli scienziati dell'istituto Riken in Giappone, guidati da Kōsuke Morita, annunciarono il rilevamento dell'elemento 113, dopo aver bombardato il bismuto con dello zinco. Dopo una disputa durata diversi anni, il team giapponese fu riconosciuto come il primo ad aver trovato indiscutibilmente l'elemento. Il nome nihonio deriva da Nihon (日本), il nome del Giappone in giapponese.
114 – Flerovio (Fl)
L'elemento 114 è stato identificato nel 1999 al JINR in Russia, da un team guidato da Oganesian. Trovarono l'elemento dopo aver bombardato il plutonio con del calcio, e potrebbe essere stato prodotto con lo stesso esperimento un anno prima. L'elemento prende il nome dal fisico sovietico Georgij Flërov, fondatore del JINR.
115 – Moscovio (Mc)
Il team guidato da Oganesian al JINR in Russia ha prodotto l'elemento 115 nel 2003, dopo aver bombardato l'americio con del calcio. L'elemento prende il nome dall'Oblast' di Mosca, dove si trova il JINR.
116 – Livermorio (Lv)
Dopo vari tentativi infruttuosi e scoperte non confermate, l'elemento 116 è stato sintetizzato nel 2000 dal team guidato da Oganesian, dopo aver bombardato il curio con del calcio. L'elemento prende il nome dal Lawrence Livermore National Laboratory, che ha preso parte alla ricerca che ha portato alla scoperta. Questo istituto si trova a Livermore, California, Stati Uniti, una città che prende il nome da Robert Livermore, un allevatore inglese.
117 – Tennesso (Ts)
L'elemento scoperto più recentemente è il tennesso, annunciato nel 2010 e creato nel 2009 bombardando il berkelio con il calcio. Diversi istituti hanno collaborato alla scoperta, tra cui il JINR, l'LLNL, l'Università Vanderbilt di Nashville, Tennessee, Stati Uniti, e l'Oak Ridge National Laboratory, sempre nel Tennessee. Grazie alla partecipazione di questi ultimi due istituti, l'elemento prese il nome dallo stato del Tennessee.
118 – Oganesson (Og)
L'elemento più pesante attualmente conosciuto è stato scoperto nel 2002 dal team guidato da Oganesian, dopo aver bombardato il californio con il calcio. L'elemento prende il nome da Oganesian, che prese parte alla scoperta di diversi elementi. Questo è stato il secondo elemento a essere chiamato in onore di una persona vivente, dopo il seaborgio, ed è ora l'unico che prende il nome da una persona attualmente in vita.