<< Capitolo 2: l'era dei territori
Mentre all'inizio degli anni ottanta diverse federazioni di wrestling godevano di un discreto successo, il sistema dei territori della NWA venne presto sconvolto dall'espansione nazionale della WWF. Vincent K. McMahon (meglio conosciuto come Vince McMahon), figlio di Vincent J. McMahon, acquistò la WWF da suo padre nel 1982. Immediatamente ritirò la federazione dalla NWA e lavorò per trasmettere la programmazione della WWF in tutto il paese, oltrepassando i consolidati confini tra i territori.
McMahon ingaggiò diversi lottatori famosi da altre federazioni, in particolare Hulk Hogan nel dicembre 1983. Hogan divenne WWF World Heavyweight Champion il 23 gennaio 1984 sconfiggendo il campione di transizione The Iron Sheik, che aveva ottenuto il titolo battendo Bob Backlund poche settimane prima. Subito dopo, la WWF iniziò a promuovere spettacoli al di fuori del suo territorio tradizionale nel nord-est e ottenne nuovi accordi televisivi.
Hulk Hogan durante il suo primo regno come WWF World Heavyweight Champion.
Nel 1984 McMahon acquistò la Georgia Championship Wrestling e la fascia oraria televisiva riservata alla federazione su WTBS (ribattezzata TBS nel 1987). Il 14 luglio 1984, un giorno che divenne noto come Black Saturday ("sabato nero"), McMahon apparve su World Championship Wrestling per annunciare l'acquisizione del programma da parte della WWF. Tuttavia, il nuovo spettacolo consisteva solo di momenti salienti di altri programmi e filmati di eventi della WWF. Questo, insieme allo stile più da cartoni animati della WWF, rispetto allo stile atletico e rozzo che era comune nei territori del sud, provocò un crollo degli ascolti del programma. Perdendo soldi con questo affare, McMahon decise presto di vendere la fascia oraria a Jim Crockett, Jr., proprietario della Jim Crockett Promotions (JCP). Questa serie di eventi portò a una rivalità tra McMahon e il proprietario della TBS Ted Turner, che avrebbe plasmato la storia del wrestling per quasi due decenni.
La JCP, con sede a Charlotte, nella Carolina del Nord, divenne uno dei capisaldi della NWA all'inizio degli anni ottanta e cercò di contrastare l'espansione della WWF consolidando i territori meridionali. Il 24 novembre 1983, la JCP tenne il primo evento Starrcade sotto lo stendardo della NWA. Lo spettacolo vide come evento principale la vittoria di Ric Flair contro Harley Race in uno steel cage match, con cui Flair ottenne l'NWA World Heavyweight Championship. L'evento lanciò Flair alla ribalta nazionale e stabilì Starrcade come il principale spettacolo della NWA e la JCP come il principale territorio della NWA.
Nel frattempo, la WWF collaborò con MTV per organizzare due grandi spettacoli. Il primo fu The Brawl to End It All, andato in onda il 23 luglio 1984. Sebbene questo programma avesse undici incontri, solo quello più importante fu trasmesso su MTV, e vide Wendi Richter, accompagnata dalla cantante Cyndi Lauper, sconfiggere The Fabulous Moolah per il WWF Women's Championship. A quel punto, Moolah era stata campionessa (come riconosciuto dalla WWF/WWE) per quasi 28 anni, dal 1956. L'evento fu un enorme successo e divenne il programma più visto nella storia di MTV.
The Brawl to End It All fu seguito da The War to Settle the Score il 18 febbraio 1985. Ancora una volta, su MTV fu trasmesso solo un incontro, questa volta il main event (nel wrestling, il "main event" è il match più importante di un evento, solitamente l'ultimo) tra il campione Hulk Hogan e lo sfidante heel Roddy Piper, che McMahon aveva acquisito dalla JCP. L'incontro si concluse con una squalifica, con Paul Orndorff e Bob Orton, Jr. che interferirono per conto di Piper, e Hogan che fu aiutato dall'attore Mr. T, che era seduto a bordo ring. La collaborazione tra la WWF e MTV divenne nota come "Rock 'n' Wrestling Connection" e guadagnò l'attenzione dei prinicipali media grazie a ospiti famosi come Mr T., Cyndi Lauper, Muhammad Ali e molti altri, che erano apparsi nei principali spettacoli della WWF.
Grazie a questa crescente popolarità e ai guadagni generati dalla vendita della fascia oraria su TBS alla JCP, la WWF organizzò la prima WrestleMania il 31 marzo 1985 al Madison Square Garden. In seguito a quanto accaduto a The War to Settle the Score, il main event dello show vide Hulk Hogan e Mr. T sconfiggere Roddy Piper e Paul Orndorff in un tag team match. WrestleMania fu un immenso successo e all'epoca divenne l'evento di wrestling più visto sulla televisione a circuito chiuso. Da allora, WrestleMania si tiene ogni anno, ed è ancora oggi lo spettacolo di punta della WWE e il più grande evento di wrestling dell'anno.
Mr T. con Roddy Piper sulle spalle, mentre Hulk Hogan esulta sullo sfondo, durante il main event della prima WrestleMania.
Il successo della WWF e WrestleMania guadagnò l'attenzione della grandi reti televisive e nel maggio 1985 la NBC iniziò a trasmettere Saturday Night's Main Event, una serie di spettacoli speciali della WWF e il primo programma di wrestling trasmesso in prima serata dal 1955. Tra il 1985 e il 1992 si tennero 31 episodi di Saturday Night's Main Event e altri cinque si sono tenuti durante un breve revival tra il 2006 e il 2008.
Nella seconda metà degli anni ottanta, la WWF era già popolare in tutti gli Stati Uniti e Hulk Hogan, con il suo personaggio colorato, esagerato e "veramente americano", era la stella di punta di tutto il wrestling. La sua ondata di popolarità divenne nota come “Hulkamania”. Il culmine di questo periodo di popolarità senza precedenti fu WrestleMania III, tenutasi il 29 marzo 1987. Secondo la WWF, 93.173 persone parteciparono all'evento al Pontiac Silverdome vicino a Detroit (il pubblico reale è stimato essere circa 78.000 persone), rendendo questo il pubblico più grande per un evento al chiuso dal vivo in Nord America fino a quel momento. Il main event vide il campione Hulk Hogan difendere il titolo contro André the Giant in quello che è spesso considerato il match di wrestling più famoso di tutti i tempi. Sempre a WrestleMania III ci fu l'incontro che vide Ricky Steamboat sconfiggere il campione intercontinentale Randy Savage per il titolo, considerato uno dei più grandi match di sempre.
Hogan e André si affrontarono nuovamente al primo The Main Event, uno spin-off di Saturday Night's Main Event, il 5 febbraio 1988. L'incontro terminò con André che schienò Hogan grazie all'arbitro corrotto Dave Hebner, fratello gemello del vero arbitro Earl Hebner. Ciò pose fine ai quattro anni di regno di Hogan, ma il nuovo campione André the Giant vendette immediatamente il titolo al wrestler "Million Dollar Man" Ted DiBiase. Come risultato di queste controversie (in kayfabe), il titolo fu lasciato vacante e si tenne un torneo di una notte per decidere il nuovo campione a WrestleMania IV, che si concluse con Randy Savage che sconfisse DiBiase in finale.
La storia continuò quell'agosto alla prima edizione di SummerSlam, quando Hogan e Savage sconfissero André e DiBiase in un tag team match. Tuttavia, l'amicizia tra Hogan e Savage (soprannominati "Mega Powers") finì presto e la faida culminò con Hogan che sconfisse Savage per il titolo mondiale a WrestleMania V nel 1989.
Randy Savage come WWF World Heavyweight Champion nel 1988, con sua moglie Miss Elizabeth.
Alla fine degli anni ottanta, il segreto della kayfabe cominciò a sgretolarsi. Mentre per decenni i wrestler buoni e cattivi viaggiavano separatamente e rimanevano sempre nel personaggio, ci furono alcuni incidenti che misero in luce la realtà dell'industria del wrestling. Il caso più notevole accadde nel 1987, quando i wrestler della WWF e rivali sullo schermo The Iron Sheik e "Hacksaw" Jim Duggan furono arrestati insieme dopo che la polizia li trovò sotto l'effetto di droghe alla guida di un'auto. Dopo l'incidente, entrambi i lottatori furono rilasciati dalla WWF, ma furono assunti nuovamente poco dopo.
La natura del wrestling come spettacolo predeterminato fu riconosciuta per la prima volta da un importante addetto ai lavori nel 1989, quando McMahon testimoniò davanti al Senato del New Jersey che il wrestling non era uno sport competitivo, usando invece il termine "sport intrattenimento". Questa ammissione fu fatta per evitare i severi controlli delle commissioni sportive statali, ridurre la tassazione ed evitare di dover soddisfare i requisiti medici degli sport di contatto con rischio di infortuni.
Mentre la popolarità della WWF era in forte espansione, la JCP continuava a cercare di consolidare i territori della NWA. Per prima cosa, collaborarono con l'AWA, la CWA e la GCW per creare la Pro Wrestling USA nel 1984, ma liti tra gli organizzatori portarono alla fine della breve vita della federazione solo pochi mesi dopo. Tra il 1985 e il 1987 la JCP acquistò altri territori del sud, tra cui la CWF e la MSW (a quel tempo ribattezzata Universal Wrestling Federation). La JCP iniziò anche a organizzare spettacoli al di fuori del suo territorio tradizionale e tenne altri grandi show per contrastare gli eventi della WWF, ma il costo di questa espansione iniziò a diventare insostenibile.
Un colpo fatale alla JCP fu inferto da McMahon nel novembre 1987, quando la WWF tenne la prima edizione di Survivor Series lo stesso giorno dello show della NWA Starrcade. McMahon minacciò le compagnie via cavo, dicendo che se avessero deciso di trasmettere Starrcade, gli sarebbe stato impedito di portare mostrare la prossima WrestleMania. Solo cinque società via cavo rimasero fedeli a Crockett, che subì un'enorme perdita finanziaria. Allo stesso modo, la WWF contrastò l'evento Bunkhouse Stampede della JCP nel gennaio 1988 trasmettendo gratuitamente l'edizione inaugurale della Royal Rumble su USA Network.
L'evento Royal Rumble vide l'introduzione dell'omonimo match, in cui due partecipanti iniziano sul ring, e vengono successivamente raggiunti da altri a intervalli regolari, fino a quando tutti i 30 lottatori (20 nella prima Royal Rumble) sono entrati. Analogamente a una normale battle royal, i partecipanti possono essere eliminati solo venendo lanciati oltre la corda più alta e quando entrambi i suoi piedi toccano il pavimento, e il vincitore è l'ultimo lottatore rimasto sul ring. L'idea fu un successo immediato e diventò uno degli eventi più popolari e attesi dell'anno. Dal 1993, il vincitore della Royal Rumble viene tipicamente premiato con un match per il titolo mondiale a WrestleMania. Royal Rumble, WrestleMania, SummerSlam e Survivor Series divennero noti come i "quattro grandi" eventi annuali della WWF/WWE.
Crockett cercò di contrastare le sfide di McMahon organizzando la prima edizione di Clash of the Champions la stessa notte di WrestleMania IV nel 1988. Sebbene gli acquisti di WrestleMania IV fossero diminuiti rispetto all'evento dell'anno precedente, non fu sufficiente, e la JCP era sull'orlo della bancarotta. L'11 ottobre 1988, Ted Turner acquistò la JCP e fondò la World Championship Wrestling (WCW).
La WCW sarebbe presto diventata la principale rivale della WWF, con Ric Flair come NWA World Heavyweight Champion e altre stelle nascenti come Sting, Ricky Steamboat (che lasciò la WWF nel 1988), Sid Vicious, Lex Luger, The Road Warriors e gli Steiner Brothers che dominarono i primi anni della nuova federazione. Particolarmente degna di nota è la serie di incontri tra Flair e Steamboat, spesso considerati tra i migliori match di tutti i tempi. Il supergruppo dei Four Horsemen, che includeva (nella sua formazione originale) Ric Flair, Arn Anderson, Ole Anderson e Tully Blanchard, insieme al manager J. J. Dillon, fu anch'esso ampiamente presente in JCP e WCW alla fine degli anni ottanta.
La formazione originale dei Four Horsemen nel 1987. Da sinistra a destra: Ole Anderson, Tully Blanchard, il manager J. J. Dillon, Arn Anderson e Ric Flair.
Un altro evento degno di nota nei primi anni della WCW fu quando Ron Simmons sconfisse Big Van Vader per il WCW World Heavyweight Championship nel 1992, diventando il primo campione del mondo afroamericano nella storia del wrestling professionistico. Una caratteristica peculiare della WCW in questo periodo erano i WarGames match, che solitamente vedevano squadre di quattro o cinque lottatori affrontarsi su due ring posti uno accanto all'altro e circondati da una gabbia. Il concetto fu creato da Dusty Rhodes per la JCP nel 1987 e in seguito divenne comune in WCW.
La WWF vide invece l'ascesa di The Ultimate Warrior, che vinse l'Intercontinental Championship e poi sconfisse Hogan per il WWF Championship a WrestleMania VI nel 1990. Warrior perse il titolo contro Sgt. Slaughter all'evento Royal Rumble del 1991, come parte di una storia controversa che vide Slaughter allinearsi con l'Iraq, con lo sfondo della vera guerra del Golfo. Hogan successivamente sconfisse Slaughter e riconquistò il titolo mondiale a WrestleMania VII.
WCW suffered a huge blow in 1991, when recently installed president Jim Herd had various disagreements with Ric Flair. Flair, who at the time was the reigning NWA World Heavyweight Champion, left WCW for WWF, and appeared on WWF programming with the physical championship belt, proclaiming himself as the “real world champion”. The title was eventually returned to WCW, but the reputation of the promotion was severely hurt.
Flair fu coinvolto nel match che vide Hogan perdere il WWF Championship contro il giovane wrestler The Undertaker nel novembre 1991, ma Hogan riconquistò il titolo in modo controverso pochi giorni dopo. Il titolo fu poi lasciato vacante e Flair divenne WWF Champion vincendo la Royal Rumble del 1992, spesso considerata la migliore Royal Rumble di sempre. Nel 1992, la WWF produsse anche il suo primo grande evento fuori dal Nord America, con SummerSlam che si tenne allo stadio di Wembley a Londra, in Inghilterra. Il main event dello show vide l'eroe locale The British Bulldog sconfiggere il suo cognato nella vita reale Bret Hart (figlio dell'ex wrestler e gestore della Stampede Wrestling Stu Hart) per l'Intercontinental Championship in un match acclamato dalla critica.
Con l'ascesa della WWF e della WCW alla ribalta nazionale, l'AWA rimase indietro e collaborò con i territori sopravvissuti di WCCW e CWA. Dopo anni di difficoltà finanziarie, l'AWA divenne inattiva nel 1990 e dichiarò fallimento l'anno successivo. Nel frattempo, la WCCW e la CWA si fusero per formare la United States Wrestling Association (USWA) nel 1989, in un tentativo fallito di creare un'altra federazione nazionale. Con un pubblico in calo e la mancanza di lottatori di talento, l'USWA faticò per anni prima di chiudere nel 1997.
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