<< Introduzione
<< Capitolo 12: Madrid, Segovia, Avila
Il giorno successivo ho esplorato Cordova. Ho iniziato passando per la Chiesa di San Nicolás de la Villa e il Mausoleo Romano, prima di andare verso il cuore della città vecchia. Sono entrato nell’area dalla Puerta de Almodóvar e sono passato davanti all’antica sinagoga per raggiungere l’Alcázar della città. Purtroppo, sia la sinagoga che l’Alcázar sono chiusi di lunedì, perciò non sono riuscito a visitarli. Poi ho raggiunto l’attrazione principale della città, la Grande Moschea, ora una cattedrale cattolica. Questa è una delle più grandi opere di architettura non solo di stile islamico, ma di tutta la storia. Costruita come moschea durante l’ottavo secolo, quando Cordova era capitale dell’islamico al-Andalus, è stata allargata numerose volte nel corso dei secoli e poi trasformata in una cattedrale cattolica. Ora ospita opere d’arte di varie epoche, una spettacolare ed elaborata cappella cristiana nel mezzo, e un intricato sistema di colonne e archi decorati che creano una vista spettacolare e mozzafiato.
Dopo aver visto la caratteristica Calleja de las Flores, uno stretto vicolo decorato con piante e fiori, ho attraversato l’antico ponte romano sul fiume Guadalquivir fino alla Torre de la Calahorra sull’altro lato. Tornato a nord del fiume, ho visitato il piccolo ma interessante Museo Archeologico prima di fermarmi per pranzare. Ho provato due specialità della cucina andalusa: salmorejo e rabo de toro. Il primo è una zuppa di pomodoro fredda simile al gazpacho, mentre il secondo è un piatto di carne di coda di toro, ed entrambi erano piuttosto buoni.
Dopo pranzo, sono passato per l’ornato Palacio de la Merced, la grande Plaza de la Corredera, e infine le rovine del tempio romano. Cordova ha un fascino unico, con le strette viuzze del centro storico e le stupende antiche opere architettoniche, ed è stata nel complesso davvero favolosa. Più tardi quel pomeriggio, ho preso il treno per Siviglia, la mia destinazione successiva. Quando sono arrivato, mi sono fermato alla biglietteria della stazione per prenotare alcuni dei miei viaggi successivi, ma era molto affollata e ho passato un’ora e mezza in coda prima di riuscire ad avere i miei biglietti.
Ho iniziato la mia visita di Siviglia il giorno successivo andando direttamente nel cuore della città vecchia e all’Alcázar, l’antico palazzo reale. Questo ricco e opulento castello ha molte sale decorate ed è un esempio straordinario di arte islamica nella penisola iberica, che comprende anche dei grandi giardini. Poi mi sono spostato verso la vicina cattedrale, una delle più grandi e splendide al mondo, che tra molte opere d’arte ospita la tomba di Cristoforo Colombo. Sono anche andato in cima alla Giralda, l’alto campanile della Cattedrale di Siviglia, da dove si può godere di un’ottima vista sulla città.
Ho poi camminato lungo la riva del fiume e sono passato davanti alla storica Torre del Oro e all’arena della corrida della città, una delle ambientazioni principali dell’opera Carmen. Dopo essere passato per la centrale Plaza Nueva, mi sono fermato a pranzare di nuovo con dei montaditos, prima di visitare la Chiesa del Salvatore. In quest’area, mi sono fermato al Museo di Belle Arti e poi ho camminato attraverso la piazza Alameda de Hércules e fino all’Hospital de las Cinco Llagas, un edificio storico ora sede del Parlamento dell’Andalusia. Ho finito la giornata vedendo la Setas di Siviglia, una peculiare struttura di legno che copre una piazza cittadina, e provando i pasticcini locali chiamati yemas.
Il giorno successivo ho fatto una gita nella città costiera di Cadice. Ho presto raggiunto la centrale Plaza de San Juan de Dios con il Vecchio Municipio, e ho visitato il teatro romano prima di andare sul lungomare. Lì ho finalmente potuto vedere l’Oceano Atlantico da vicino, dopo averlo appena intravisto dal treno per Hendaye. Sono stato immediatamente sommerso da molti pensieri riguardo a quante persone sono salpate per avventure attraverso i mari, e a quanti invece hanno passato la vita a chiedersi cosa c’era dall’altra parte di questo immenso oceano, senza mai scoprirlo. Spero un giorno di poter solcare anche io gli oceani su una nave come un esploratore di un’altra epoca. Era anche folle pensare a quanto lontano avevo viaggiato, dato che poco più un mese prima ero a Helsinki, completamente dalla parte opposta dell’Europa.
Dopo questa sosta per ammirare l’oceano, ho visitato la ricca cattedrale barocca e sono salito sul campanile per avere una fantastica vista sulla città e il mare che la circonda. Ho pranzato in un ristorante provando alcune delle specialità di pesce locali. Prima ho mangiato una ensaladilla de pulpo, un ottimo piatto a base di patate e polipo, e poi un choco a la plancha, o seppia grigliata, finendo con un flan di vaniglia. Questo pasto ha oltrepassato ogni mia aspettativa ed è stato davvero tra i migliori del viaggio.
Nel pomeriggio ho visitato il Castello di Santa Catalina, che si trova lungo il mare e ha una bella vista sulla Baia di Cadice, e poi il Castello di San Sebastián, collocato su una piccola isola connessa alla città da un lungo ponte. Mi sono fermato un po' lì a godermi la veduta del vasto oceano, e poi ho camminato sulla spiaggia e sul lungomare prima di dirigermi al Museo di Cadice, che ospita esposizioni sulla storia locale, e include due sarcofagi fenici e altri manufatti antichi. Tornato in stazione, in biglietteria mi hanno detto che il successivo treno per Siviglia era tutto prenotato, perciò ho dovuto aspettare quello un’ora dopo. Questo non ha rovinato la veramente gradevole visita a Cadice, una delle mie città preferite in questo viaggio. Mi piacciono le città sul mare e Cadice dev’essere tra le più belle che io abbia mai visto. Con le sue case bianche e palme ovunque, sembra quasi appartenere più ai Caraibi che all’Europa.
Avevo un altro giorno a Siviglia e l’ho cominciato passeggiando per i Giardini di Murillo prima di andare alla Plaza de España. Questa grande piazza ospita un edificio enorme e riccamente ornato che presenta decorazioni dedicate a ogni provincia della Spagna. Ho anche visitato il Museo Militare che occupa alcune sale del palazzo, e il Museo di Arti e Costumi Popolari che si trova non lontano da lì. Sfortunatamente il vicino Museo Archeologico era chiuso per rinnovamenti perciò ho lasciato l’area per andare a pranzare. Dopo l’ottimo pasto di pesce del giorno prima, avevo voglia di sushi quindi ho cercato un ristorante giapponese ma, dopo averne raggiunto uno, ho scoperto che era chiuso. Tuttavia, c’era un ristorante cinese giusto dall’altra parte della strada quindi mi sono fermato lì.
Poi, ho camminato intorno all’area dell’università e ho visitato la Casa della Scienza, un museo concentrato sulla storia naturale e l’esplorazione del mondo. Era un pomeriggio veramente caldo con la temperatura che ha raggiunto i 33 °C (il 27 ottobre!), ma è stata comunque una bellissima giornata. Ho passato momenti fantastici a Siviglia, la città era molto bella e l’atmosfera era nel complesso davvero piacevole, è stata una delle migliori destinazioni del viaggio.
Ho lasciato Siviglia di sera, raggiungendo Granada dopo circa due ore e mezza di treno. Mi sono svegliato molto presto la mattina dopo per visitare l’Alhambra, il cui biglietto va prenotato settimane, se non mesi, in anticipo se vuoi avere la sicurezza di entrare. Avevo prenotato per il primo orario disponibile, le 8:30, ed ero lì un’ora prima per sicurezza. Ero il primo. L’Alhambra è una spettacolare opera d’arte che compete con la Grande Moschea di Cordova per il titolo di più bel monumento di architettura islamica in Spagna. Dentro il complesso c’è molto da vedere, come le intricate decorazioni, cortili e giardini dei Palazzi Nasridi, il rinascimentale Palazzo di Carlo V, che ospita un museo d’arte, e la fortezza medievale nota come Alcazaba. Adiacente all’Alhambra si trova l’ornato palazzo del Generalife, circondato da un parco rigoglioso. Da vari punti dell’Alhambra e del Generalife si può godere di viste spettacolari di Granada, specialmente dalle torri dell’Alcazaba.
Dopo aver passato l’intera mattina nell’Alhambra, sono sceso verso il centro della città per pranzare in un ristorante mediorientale e nordafricano. Ho cominciato con dell’hummus, che già sapevo che mi piaceva dopo averlo provato in Grecia, seguito da una zuppa tradizionale chiamata harira. Il piatto principale è stato un enorme cuscus e, nonostante la grande quantità di verdure che di solito non mi piacciono, era comunque abbastanza buono. Con tutto questo cibo ho bevuto ayran, una densa bevanda a base di yogurt. Nel complesso, è stato un ottimo pranzo e mi fa venire voglia di provare altri cibi del Medio Oriente e dell’Africa del Nord.
Dopo pranzo e un buon gelato, ho camminato per il centro storico, vedendo la grande cattedrale e la Cappella Reale dove sono sepolti la regina Isabella I di Castiglia e il re Ferdinando II d’Aragona. Sono tornato all’ostello a metà pomeriggio dato che ero piuttosto stanco dopo essermi svegliato così presto. Granada è stata un’altra città veramente gradevole e si classifica sicuramente tra le mie destinazioni preferite del viaggio, non solo grazie all’Alhambra, ma anche per il bel centro storico e l’atmosfera piacevole.
Il giorno successivo era il momento per un'altra escursione in giornata, questa volta a Ronda, una città arroccata su una posizione spettacolare sopra a una profonda gravina. Il viaggio da Granada è durato tre ore con un cambio alla stazione di Antequera-Santa Ana. A Ronda, sono andato immediatamente al parco Alameda del Tajo per godere di una vista spettacolare sulla campagna dell’Andalusia. Seguendo il percorso lungo il bordo della rupe, sono arrivato presto al Ponte Nuovo, un notevole ponte alto 120 metri che oltrepassa l’abisso che taglia in due Ronda. Ho camminato per la graziosa città vecchia e sono sceso un po' lungo la collina per raggiungere un punto con una vista panoramica su Ronda e sul Ponte Nuovo, dalla quale ho potuto anche vedere il fiume che scorre sul fondo del canyon creando una bellissima cascata.
Ho pranzato in un bar di tapas e, tra i vari snack, ho mangiato del jamón ibérico, il tradizionale prosciutto spagnolo, un chorizo, la classica salsiccia di carne di maiale, e uno spiedino di carne di cervo mentre mi gustavo del vino locale. Poi mi sono fermato un po' in un piccolo parco nel centro storico per godermi la vista mozzafiato. Sono sceso verso la medievale Puerta del Almocábar e ho seguito la strada sul bordo del dirupo nella parte a est della città fino agli altri due ponti che attraversano la gravina, il Ponte Romano (o Arabo) e il Ponte Vecchio.
Dopo un’altra passeggiata per la città, sono tornato in stazione e poi a Granada. Più tardi quella sera, sono uscito a Granada giusto per prendere un gelato alla stessa gelateria del giorno prima, mi piaceva il posto, aveva molti gusti saporiti. Questo ha concluso un’altra giornata fantastica, Ronda è stata veramente straordinaria. Le spettacolari vedute panoramiche e le altezze vertiginose mi hanno ricordato Meteora e il suo ambiente mozzafiato. Mi aspettavo molto da questa visita e non mi ha affatto deluso.
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