<< Introduzione
<< Capitolo 14: Saragozza e Barcellona
La mia fermata successiva era Nizza, piuttosto lontana da Barcellona. La mattina presto ho preso la metropolitana fino alla parte opposta di Barcellona, e poi un treno suburbano fino alla stazione di confine di Portbou. Dopo essere passato in Francia, ho cambiato treno due volte, a Narbona e Marsiglia, prima di arrivare finalmente a Nizza. Inclusa la metropolitana a Barcellona, sono cinque treni e tredici ore di viaggio in un singolo giorno. Non è successo niente di troppo interessante nel viaggio tranne per un episodio divertente. Quando sono sceso a Narbona sono andato a vedere da quale binario sarebbe partito il mio treno successivo, e ho scoperto che era proprio lo stesso treno che avevo appena lasciato, perciò sono tornato a sedermi nello stesso esatto posto di prima.
La mattina successiva ho cominciato il mio tour di Nizza dall’ornata Cattedrale Ortodossa di San Nicola e poi sono andato alla Promenade des Anglais, il popolare lungomare con palazzi storici e monumenti. Ho camminato lungo la riva per un po', e poi ho girato verso il centro della città per raggiungere Place Masséna, una grande piazza decorata con una fontana, prima di camminare lungo il parco della Promenade du Paillon. Il fiume Paglione (Paillon in francese) scorre sotto quest’area dopo essere stato completamente coperto dal parco e da altri edifici tra il diciannovesimo e il ventesimo secolo.
Sono passato vicino al Museo di Arte Moderna e Contemporanea, ma non l’ho visitato, e poi mi sono fermato alla Tête Carrée (Testa Quadrata), una grande scultura ed edificio a forma di testa cubica che curiosamente ospita gli uffici di una biblioteca. Ho camminato attraverso Piazza Garibaldi, decorata con una statua dell’eroe dell’unificazione italiana, che è nato a Nizza, e ho poi finalmente raggiunto lo storico Port Lympia. Sono andato fino al faro e poi sono tornato sul lungomare, passando davanti al grande monumento dedicato ai soldati caduti in guerra, e salendo poi sulla collina del castello.
Ho camminato un po' in cima alla collina da cui si può godere di un’ottima vista della città e della costa, e poi sono sceso verso il centro storico. Arrivato lì, ho pranzato con una buona socca, la locale farinata di ceci, e poi ho preso un gelato nella piazza principale della città vecchia. Mentre ero lì, ha cominciato a piovere. Ho visto la Cattedrale di Nizza e ho camminato attraverso la piazza detta Cours Saleya ma, dopo un ultimo giro per il centro storico, sono tornato all’ostello perché stava piovendo troppo.
Il giorno successivo ho visitato la diciannovesima, e ultima, nazione di questo viaggio, il Principato di Monaco. Dopo una veloce corsa in treno da Nizza, sono arrivato alla stazione locale, che è completamente sotterranea e ha tunnel che la connettono con varie parti della città. In tutta la mia visita ho cercato di seguire il percorso del circuito di Formula 1 perciò, partendo dalla Chiesa di Santa Devota, sono andato verso il rinomato Casinò di Monte Carlo, e sono entrato per dare un’occhiata alla ricchezza di questo posto.
Dopo sono sceso per il tornante Fairpin, una delle curve più famose in Formula 1, e poi attraverso l’ugualmente popolare tunnel lungomare. Ho seguito la riva dove erano parcheggiati molti yacht e poi ho visitato la collezione d’auto d’epoca del principe di Monaco, un ricco museo con molti veicoli storici inclusi alcuni di Formula 1. Dopo aver girato per il quartiere di La Condamine, ho fatto un veloce ma buon pranzo con due specialità locali: pissaladière, una specie di pizza ma più spessa e con acciughe, e un barbajuan, un tipo di raviolo fritto tradizionale.
Sono poi salito sulla Rocca di Monaco fino al Palazzo dei Principi, dove sono arrivato appena in tempo per vedere il cambio della guardia. La vista dal piazzale davanti al castello era incredibile, e mi sono fermato in vari punti panoramici nella città vecchia. Girando per quest’area, ho visto la decorata Cattedrale dell’Immacolata Concezione e sono passato davanti al Museo Oceanografico, ma non l’ho visitato perché era un po' troppo costoso. Ho continuato a esplorare la zona e mi sono fermato per prendere un po' dei prestigiosi cioccolatini locali prima di scendere verso il quartiere di Fontvieille. Dopo una passeggiata in quest’area, sono tornato lentamente verso la stazione. Monaco è davvero bella e piacevole, ma molto costosa. Ovunque si può percepire l’immensa ricchezza di questa città, con negozi di lusso, auto sfarzose ed enormi yacht dappertutto.
Dato che ho finito presto a Monaco, ho fatto un’altra fermata veloce a Villafranca Marittima, una piccola località turistica tra il Principato e Nizza. Sono andato nel centro storico e ho passato la Rue Obscure (Via Oscura), un passaggio coperto sotto delle case antiche, prima di visitare la cittadella che ora ospita il municipio. Ho camminato un po' sul bellissimo lungomare prima di tornare a Nizza. Lì, ho avuto tempo di visitare la Basilica di Notre-Dame, che era chiusa quando ci ero passato davanti il giorno prima, e poi ho girato per la città vecchia fino a raggiungere la Promenade des Anglais. Sono rimasto un po' lì, godendomi delle incredibili vedute del mare al tramonto. Nizza è veramente bella, specialmente l’incantevole centro storico e l’intera Promenade des Anglais, ne vale la pena di visitare la città anche solo per una passeggiata su questo fantastico lungomare.
Dopo un lungo viaggio attraverso l’Europa, sono tornato in Italia nel penultimo giorno della mia avventura. Ho preso un treno di mattina da Nizza e ho passato il confine per raggiungere Ventimiglia. Ho avuto giusto il tempo di dare una veloce occhiata in giro e passare il ponte che porta alla città vecchia, prima di tornare in stazione. Due ore e mezza dopo, ero a Genova. Mi sono fermato alla stazione di Brignole e, dopo essere passato per l’Arco della Vittoria, ho finalmente soddisfatto la mia voglia di sushi, che ho avuto per dieci giorni, quando sono andato a un ristorante giapponese.
Dopo aver visto la cattedrale, ho raggiunto il lungomare all’affrescato Palazzo San Giorgio. Ho poi visitato l’Acquario di Genova, il motivo principale per cui mi sono fermato in questa città. Adoro gli acquari e questo non ha deluso, ospita una grande varietà di specie e visitarlo è stato davvero piacevole. Successivamente, ho girato per l’area del porto, vedendo alcuni punti di riferimento come il Neptune, la replica di un galeone spagnolo del diciassettesimo secolo, e l’area commerciale del porto vecchio, dove ho potuto godere della vista sulla Lanterna al tramonto. Ho camminato per le strette vie del centro storico e sono passato per il Palazzo Ducale, ma non ho potuto visitarlo perché era troppo tardi, e per la centrale Piazza de Ferrari. Dopo essere passato attraverso l’antica Porta Soprana, sono ritornato all’ostello. Sarebbe stato bello avere più tempo a Genova, è una città che mi ha sempre affascinato e sono contento di essere riuscito a fare almeno una sosta veloce, è stato un bel modo di concludere il viaggio.
Il mio pass Interrail in realtà è scaduto quel giorno. La corsa da Nizza a Genova è stata l’ultima inclusa nel pass dato che era il mio viaggio di ritorno in Italia, e ogni altro treno che avrei preso nel mio paese dal giorno successivo non sarebbe stato incluso in ogni caso. Sapendolo, ho appositamente pianificato la mia fermata a Genova in modo che coincidesse con l’ultimo giorno di validità del pass così che potessi usarlo al massimo. La mattina successiva ho preso il treno da Genova a Piacenza, dove ho avuto appena il tempo di andare velocemente a vedere la cattedrale prima di tornare in stazione e, dopo un altro cambio a Bologna, sono arrivato a casa a Rovigo.
Questo è tutto, questo è l’intero viaggio. 62 giorni, 50 destinazioni, 19 paesi, ho camminato oltre 900 chilometri e ho percorso circa 16.000 chilometri in totale. Ho preso 97 treni, 7 tram, 7 autobus, 7 navi e ho fatto 2 viaggi in funicolare. Sono stato in 27 ostelli e 2 case di amici. Ho fatto quasi 6.000 foto e video. Ho visto innumerevoli capolavori di arte e architettura, paesaggi mozzafiato e città incantevoli, mentre gustavo del cibo delizioso. Sono perfino riuscito a vedere un concerto del mio gruppo preferito e a fare delle foto con loro. È stata un’esperienza che si fa una volta nella vita e che pochi riescono a fare, sono felice di esserci riuscito e che ogni cosa sia andata come avevo previsto. È stato stancante, anche estenuante a volte, soprattutto dover portare dei bagagli così pesanti e doversi sempre preoccupare di non spendere troppi soldi. Alla fine ero felice di tornare a casa e riposarmi un po', ma se potessi ripartire per un nuovo viaggio, lo farei senza pensarci due volte. E dovresti farlo anche tu. Se hai l’opportunità di viaggiare, vai ed esplora il mondo, c’è molto più da scoprire di quanto tu possa mai immaginare.